Nella conferenza stampa di qualche giorno fa, parlando dell’emergenza Covid, Mario Draghi ha detto testualmente: “Gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati”. Trovo queste affermazioni incredibili, degne di un demagogo che nasconde i propri errori dietro la costruzione di capri espiatori. Una cosa vergognosa tipica delle destre qualunquiste.
A scanso di equivoci, ho fatto tre dosi di vaccino, lavoro per la campagna per togliere i brevetti dai vaccini e in generale cerco di convincere le persone a vaccinarsi. Considero infatti il vaccino utilissimo per ridurre il danno del Covid, ma è del tutto evidente che il vaccino da solo non può risolvere il problema. Il Covid non può essere combattuto come se si trattasse di una emergenza permanente che solo il “miracolo” del vaccino può risolvere. Ed è esattamente questo l’errore pesantissimo fatto da Draghi e dal suo governo in questi mesi: hanno puntato tutto solo sul vaccino, hanno comunicato che chi era vaccinato poteva tornare alla “normalità” e così hanno indebolito la lotta al contagio che vede nel distanziamento sociale, nei mezzi di protezione individuale, nell’evitare situazioni di congestionamento collettivo punti decisivi della lotta la virus.
Il governo non ha fatto nulla per potenziare il trasporto pubblico locale e per ridisegnare i tempi delle città in modo da ridurre l’impatto drammatico che i trasporti pubblici hanno sulla propagazione da virus. Il governo che dice di essere contro la Dad nulla ha fatto per ridurre il numero degli alunni per classi e in generale per dar vita a una scuola in grado di non trasformarsi in un amplificatore della pandemia. Il governo non ha fatto nulla per potenziare la sanità pubblica e, in combutta con larga parte delle regioni, sta utilizzando la sindemia del Covid per una ulteriore privatizzazione della sanità.
Il governo non solo non ha fatto nulla per togliere i brevetti sui vaccini in modo da poter vaccinare anche i popoli più poveri. Il governo è stato protagonista, insieme al gruppo dirigente dell’Unione Europea, dell’azione politica che ha impedito la moratoria sui brevetti. Questo governo che parla di obbligo vaccinale ha ostacolato pesantemente il fatto che il vaccino diventasse un diritto per tutta la popolazione mondiale, a partire dai popoli africani. Dopo due anni in cui siamo immersi nel Covid continuano a parlare di emergenza mentre il problema è che il governo – come gli altri governi europei – non ha preso nessuna delle misure strutturali che doveva assumere per lottare efficacemente contro il Covid.
Perché hanno fatto questo errore di fondo? Perché questi liberisti che governano l’Europa operano unicamente per rilanciare Pil e profitti, per trasferire risorse verso i più ricchi e le imprese mentre promettono in modo demagogico un ritorno alla normalità che invece si rivela essere un dramma. Di fronte al suo palese fallimento cosa fa Draghi? Cerca capri espiatori.
Mentre il Pd e i 5 Stelle governano con la Lega e Forza Italia, assistiamo così in Italia alla nascita di un inedito bipolarismo: prima era il derby tra Silvio Berlusconi e antiberlusconiani, adesso tra governo e no vax. Il mondo è scombussolato dalla pandemia ma in Italia la politica continua a essere dipinta come una partita di calcio in cui ci sono i buoni e i cattivi. Peccato che, mentre l’opinione pubblica è chiamata a schierarsi in questa nuova crociata, a fare il tifo per “i nostri”, il governo tagli le tasse ai ricchi – e non agli strati popolari – e privatizzi la sanità. In altre parole questa rappresentazione teatrale del grande scontro tra governo e no vax serve solo a evitare di parlare dei veri problemi del paese. Il movimento no vax con ogni evidenza sbaglia, ma certo il governo Draghi non è la soluzione: è l’origine del problema.
Occorre uscire da questo schema manicheo: la politica non è una partita di calcio! Occorre costruire una alternativa che metta al centro la giustizia sociale, il rilancio del pubblico, dalla sanità alla scuola ai trasporti. Una alternativa in cui il vaccino sia un diritto per tutti, gestito dal pubblico e non dalle multinazionali, e non una clava da usare per giustificare i propri fallimenti. La lotta al Covid per vincere deve convincere attraverso comportamenti coerenti e specchiati: questo dovrebbe fare un governo degno di questo nome.