La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per il direttore di Confindustria Firenze Leonardo Bandinelli, accusato di lesioni personali aggravate per aver colpito al volto una segretaria col suo smartphone il 26 novembre 2020. L’udienza davanti al giudice per l’udienza preliminare (Gup) è stata fissata per il 4 aprile 2022. Le ferite che la donna, 32 anni di servizio nell’azienda alle spalle, ha riportato al volto e a un occhio sono state giudicate guaribili dai medici in 135 giorni.
La ragione del gesto violento è stata la richiesta da parte della donna di poter lavorare in smart working. L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Alessandra Falcone, è partita a seguito della denuncia esposta dalla donna, arrivata solo a gennaio 2021. “Aveva il terrore di essere licenziata, per questo ha denunciato solo ora. Sono francamente sconcertato da questa vicenda, soprattutto che potesse accadere in Confindustria”, aveva detto un anno fa Mattia Alfano, avvocato della segretaria, al ilfattoquotidiano.it, che aveva provato, senza esito, a contattare Bandinelli per una replica. Al Corriere della Sera aveva poi dichiarato: “È stata una circostanza del tutto accidentale e sfortunata. In realtà ho lanciato il telefono in uno scatto d’ira e sfortunatamente ho preso la collega. Non avevo alcun motivo di prendermela con la signora”.
Alfano aveva anche ricordato che non si trattava del primo scatto d’ira del direttore della sede fiorentina di Confindustria. Un mese prima di colpire la segretaria, Bandinelli avrebbe lanciato a vuoto il cellulare contro una collega più giovane, mancandola. Il precedente però si è ripetuto il 26 novembre, stavolta a segno con rovinose conseguenze. “La mia assistita è in malattia da due mesi perché le lesioni sono state importanti. Oltre a perdere molto sangue ha fatto poi una visita specialistica dove è stata riscontrata un’emorragia sottocorneale, per questo la malattia non si è ancora conclusa”, aveva detto l’avvocato un anno fa.