di Maria Chiara Cappelli
Se ne parla poco, eppure sembrerebbe esserci un problema. La nota ministeriale n. 0037911 del 20/08/2021 con oggetto “Flusso dati aggregati Ministero della Salute/Protezione Civile: aggiornamento sulla possibilità di inserimento delle reinfezioni da SARS-CoV-2″ definisce caso di reinfezione:
– una persona che, a seguito di prima infezione da SARS-CoV-2 documentata da test molecolare/antigenico positivo, presenta una seconda infezione documentata da test molecolare/antigenico positivo a distanza di almeno 90 giorni dalla prima diagnosi;
– una persona che, a seguito di prima infezione da SARS-CoV-2 documentata da test molecolare positivo, presenta una seconda infezione con test molecolare positivo entro i 90 giorni dalla prima diagnosi purché con ceppo virale di SARS-CoV-2 diverso dal precedente, documentato da genotipizzazione.
Da Epicentro Iss si apprende che in Italia dal 24 agosto 2021 al 5 gennaio 2022 sono stati segnalati 36.082 casi di reinfezioni, pari a 2% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana si osserva un aumento della percentuale di reinfezioni che sale al 3,1% del totale dei casi segnalati rispetto al 2,4% della settimana precedente. I dati riportati si riferiscono principalmente alla circolazione della variante Delta.
Quarantamila casi in poco più di 4 mesi a me sembrano tanti. Forse lo sono davvero o forse no. Come funziona questo virus? Di lui si sa che è multisistemico. Può dare polmoniti, ma anche provocare disturbi cardiaci, neurologici o colpire altri apparati. Si conosce il numero dei morti di Covid, ma c’è una porzione di guariti (ma quanti sono?) che poi muore per infarto o altre patologie che il Covid ha contribuito ad aggravare. Controllare che il virus non ci sia più nelle vie respiratorie non significa necessariamente che il virus non sia più presente in quell’organismo. Potrebbe trovarsi ancora nel cuore, nei nervi, nel cervello, nel fegato o chissà dove, pronto a rimanifestarsi. Se è multisistemico, a naso mi pare che non si possa escludere.
Ma quanti sono i casi di reinfezione-ricaduta (?), ovvero i casi in cui uno si era contagiato con una qualche variante e quella stessa variante si era rimanifestata dopo i 3 mesi? e quanti sono, se ci sono, i casi in cui quella stessa variante si era manifestata entro i 3 mesi?
Sempre Epicentro riporta che la probabilità di contrarre una reinfezione risulta più elevata nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose e negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione. Da questo si può arguire che il vaccino protegge anche dalle reinfezioni, ma dalle ricadute? L’altra informazione mi pare facilmente spiegabile: più si sta a contatto con il virus più aumenta la probabilità di infettarsi.
Limitatamente alle reinfezioni si apprende che la probabilità è la stessa per italiani e stranieri. La stessa cosa non può dirsi per la letalità: a parità di condizioni, parrebbe che gli italiani muoiano di più di chiunque altro. Anche questo punto andrebbe indagato meglio. Siamo sicuri di stare contando i morti tutti nello stesso modo?
Si continua a ripetere come un mantra che i vaccini proteggono e si danno le percentuali, però senza dare mai i dati: è così complicato dire quanti morti nell’ultima settimana ci sono tra i non vaccinati, tra i vaccinati con una, due o tre dosi e quali età avessero? Magari poi si potrebbe anche mostrare in dettaglio come si ottengono le percentuali riportate sulla maggiore protezione dei vaccinati, che calcoli vengono fatti per ottenere quelle percentuali. Hai visto mai che poi qualcuno possa capire ragionamenti di tipo statistico-matematico e imparare qualcosa di nuovo. Se mai venissero riportati calcoli matematici, poi non ci si può lamentare che gli italiani sono sempre ultimi. La curiosità verso la matematica nasce anche dalla percezione della sua utilità.
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
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I post scritti dai lettori
Scienza - 13 Gennaio 2022
Covid, pochi dati su reinfezioni e ricadute: per me se ne parla troppo poco
di Maria Chiara Cappelli
Se ne parla poco, eppure sembrerebbe esserci un problema. La nota ministeriale n. 0037911 del 20/08/2021 con oggetto “Flusso dati aggregati Ministero della Salute/Protezione Civile: aggiornamento sulla possibilità di inserimento delle reinfezioni da SARS-CoV-2″ definisce caso di reinfezione:
– una persona che, a seguito di prima infezione da SARS-CoV-2 documentata da test molecolare/antigenico positivo, presenta una seconda infezione documentata da test molecolare/antigenico positivo a distanza di almeno 90 giorni dalla prima diagnosi;
– una persona che, a seguito di prima infezione da SARS-CoV-2 documentata da test molecolare positivo, presenta una seconda infezione con test molecolare positivo entro i 90 giorni dalla prima diagnosi purché con ceppo virale di SARS-CoV-2 diverso dal precedente, documentato da genotipizzazione.
Da Epicentro Iss si apprende che in Italia dal 24 agosto 2021 al 5 gennaio 2022 sono stati segnalati 36.082 casi di reinfezioni, pari a 2% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana si osserva un aumento della percentuale di reinfezioni che sale al 3,1% del totale dei casi segnalati rispetto al 2,4% della settimana precedente. I dati riportati si riferiscono principalmente alla circolazione della variante Delta.
Quarantamila casi in poco più di 4 mesi a me sembrano tanti. Forse lo sono davvero o forse no. Come funziona questo virus? Di lui si sa che è multisistemico. Può dare polmoniti, ma anche provocare disturbi cardiaci, neurologici o colpire altri apparati. Si conosce il numero dei morti di Covid, ma c’è una porzione di guariti (ma quanti sono?) che poi muore per infarto o altre patologie che il Covid ha contribuito ad aggravare. Controllare che il virus non ci sia più nelle vie respiratorie non significa necessariamente che il virus non sia più presente in quell’organismo. Potrebbe trovarsi ancora nel cuore, nei nervi, nel cervello, nel fegato o chissà dove, pronto a rimanifestarsi. Se è multisistemico, a naso mi pare che non si possa escludere.
Ma quanti sono i casi di reinfezione-ricaduta (?), ovvero i casi in cui uno si era contagiato con una qualche variante e quella stessa variante si era rimanifestata dopo i 3 mesi? e quanti sono, se ci sono, i casi in cui quella stessa variante si era manifestata entro i 3 mesi?
Sempre Epicentro riporta che la probabilità di contrarre una reinfezione risulta più elevata nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose e negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione. Da questo si può arguire che il vaccino protegge anche dalle reinfezioni, ma dalle ricadute? L’altra informazione mi pare facilmente spiegabile: più si sta a contatto con il virus più aumenta la probabilità di infettarsi.
Limitatamente alle reinfezioni si apprende che la probabilità è la stessa per italiani e stranieri. La stessa cosa non può dirsi per la letalità: a parità di condizioni, parrebbe che gli italiani muoiano di più di chiunque altro. Anche questo punto andrebbe indagato meglio. Siamo sicuri di stare contando i morti tutti nello stesso modo?
Si continua a ripetere come un mantra che i vaccini proteggono e si danno le percentuali, però senza dare mai i dati: è così complicato dire quanti morti nell’ultima settimana ci sono tra i non vaccinati, tra i vaccinati con una, due o tre dosi e quali età avessero? Magari poi si potrebbe anche mostrare in dettaglio come si ottengono le percentuali riportate sulla maggiore protezione dei vaccinati, che calcoli vengono fatti per ottenere quelle percentuali. Hai visto mai che poi qualcuno possa capire ragionamenti di tipo statistico-matematico e imparare qualcosa di nuovo. Se mai venissero riportati calcoli matematici, poi non ci si può lamentare che gli italiani sono sempre ultimi. La curiosità verso la matematica nasce anche dalla percezione della sua utilità.
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
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Meloni: “Ucraina combatte contro un brutale aggressore. Con Trump raggiungeremo una pace giusta”
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Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Standing ovation dalla platea della convention Cpac a Washington al termine dell'intervento video della premier Giorgia Meloni. Un intervento nel quale la presidente del Consiglio ha richiamato valori e temi che uniscono conservatori europei e americani, a partire dalla difesa dei confini, ribadendo la solidità del legame tra Usa e Ue. "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno".
"So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta. Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente", ha affermato la premier.
La presidente Meloni ha fatto un passaggio sull'Ucraina ribadendo "la brutale aggressione" subito dal popolo ucraino e confidando nella collaborazione con gli Usa per raggiungere una "pace giusta e duratura" che, ha sottolineato, "può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Le "elite di sinistra" si sono "recentemente indignate per il discorso di JD Vance a Monaco in cui il vicepresidente ha giustamente affermato che prima di discutere di sicurezza, dobbiamo sapere cosa stiamo difendendo. Non stava parlando di tariffe o bilance commerciali su cui ognuno difenderà i propri interessi preservando la nostra amicizia". Mo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Cpac.
"Il vicepresidente Vance stava discutendo di identità, democrazia, libertà di parola. In breve, il ruolo storico e la missione dell'Europa. Molti hanno finto di essere indignati, invocando l'orgoglio europeo contro un americano che osa farci la predica. Ma lasciate che ve lo dica io, da persona orgogliosa di essere europea - ha detto ancora - Innanzitutto, se coloro che si sono indignati avessero mostrato lo stesso orgoglio quando l'Europa ha perso la sua autonomia strategica, legando la sua economia a regimi autocratici, o quando i confini europei e il nostro stile di vita sono stati minacciati dall'immigrazione illegale di massa, ora vivremmo in un'Europa più forte".
(Adnkronos) - "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno. So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta".
"Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "So che con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, non vedremo mai più il disastro che abbiamo visto in Afghanistan quattro anni fa. Quindi sicurezza delle frontiere, sicurezza delle frontiere, sicurezza energetica, sicurezza economica, sicurezza alimentare, difesa e sicurezza nazionale per una semplice ragione. Se non sei sicuro, non sei libero". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "C'è una crescente consapevolezza. C'è una crescente consapevolezza in Europa che la sicurezza è ora la massima priorità. Non puoi difendere la tua libertà se non hai i mezzi o il coraggio per farlo. La felicità dipende dalla libertà e la libertà dipende dal coraggio. Lo abbiamo dimostrato quando abbiamo fermato le invasioni, conquistato le nostre indipendenze e rovesciato i dittatori". Così la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
"E lo abbiamo fatto insieme negli ultimi tre anni in Ucraina, dove un popolo orgoglioso combatte per la propria libertà contro un'aggressione brutale. E dobbiamo continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura. Una pace che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - In Ucraina "un popolo coraggioso combatte contro una brutale aggressione". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "I nostri avversari sperano che Trump si allontani da noi. Io lo conosco, e scommetto che dimostreremo che si sbagliano. Qualcuno può vedere l'Europa come distante, lontana. Io vi dico: non è così". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio alla convention Cpac a Washington.