Calcio

Domeniche bestiali – L’Arsenio Lupin di Roma, le paranoie del Re Sole (che odiava la luce) e lo sputo da fuori area

La rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano (e non solo). Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa

Diciamocelo: essere di nuovo qui a fare i conti con blocco dei campionati a data da destinarsi, niente tackle, niente roba tirata in campo, è più triste di un campo di terza categoria in erba sintetica. Ma non demordiamo, neanche stavolta: il calcio pane e salame è bello e abbondante, e la nostra dispensa ricca. Ripeschiamo ciò che abbiamo conservato nei mesi, per sovrabbondanza, e attingiamo dal sempre vasto patrimonio che arriva dall’estero e dai social… o addirittura dal 1700. Domeniche Bestiali resiste.

I GESTI BELLI – Quanto è bello fare una cosa stupida? Tanto, o almeno a noi piace tanto. Ad esempio, cosa fa un tifoso del City che vede un fotografo a bordocampo con la pettorina gialla e la scritta “Press” (Stampa) dietro? Va lì e pigia, con un dito sulla scritta. Il fotografo lo guarda confuso e chiede al tifoso cosa voglia…con l’autore del gesto che indica: “Ma come, ce l’hai scritto dietro la schiena, Press (che vuol dire anche Premere)… e io ho premuto”. La faccia di “Davvero sei così scemo” del fotografo è una conseguenza logica.

NIENTE COPPA COL RE SOLE – Avrebbe dovuto giocare in casa l’ottavo di Coppa di Francia contro il Tolosa, l’Fc Versailles 78, ma non potrà. Perché? Perché poraccerie tipo i faretti del campo da calcio non sono tollerabili dal Re. Il Re in Francia non c’è più? Vero, ma la regola sì: a Versailles non si può giocare dopo il tramonto del sole, lo dice una regola di quattro secoli fa, scritta perché il Re dopo il tramonto non voleva vedere alcuna fonte di luce dalla sua stanza nel raggio di cinque chilometri. Si giocherà a Tolosa…che fortemente proiettato a superare il turno nel mercato di gennaio è in trattativa per un forte difensore centrale, indiscrezioni parlano di un certo Maximililien, proveniente dalla zona di Arras.

NE USCIREMO MIGLIORI (MA PIU’ POVERI) – Strano caso quello che arriva da un campo di calcio a 5: dalla grande storia di sopra ai grandi gialli della letteratura. Il caso arriva da Roma, con una multa da 100 euro comminata all’Olimpus perché “a fine gara l’arbitro e il cronometrista costatavano che il denaro contante contenuto nei portafogli risultava mancante. Sanzione così determinata a titolo di responsabilità oggettiva in quanto la serratura dello spogliatoio non è risultata forzata e le chiavi dello stesso erano rimaste nella disponibilità degli arbitri per tutta la durata dell’incontro”.

LE PRECISAZIONI – Come i gesti stupidi di sopra un capitolo degno di Domeniche Bestiali è quello delle precisazioni contenute nei comunicati dei giudici sportivi. Un esempio quello che arriva dall’Umbria, con la multa comminata a un giovanissimo calciatore del Don Bosco perché “mentre abbandonava il terreno di gioco, proferiva reiterati insulti all’indirizzo dell’arbitro, altresì sputando all’indirizzo dello stesso senza, tuttavia, colpirlo (anche perché si trovava a circa 5metri di distanza dal predetto)”. Non si sa se la precisazione serva ai fini della squalifica o sia quasi un “gne gne gne” di sberleffo per non essere stato colpito.