È una di quelle notizie che quando la legge uno si fruga in tasca, scopre qualche euro, e sorride. Non con mestizia, ci mancherebbe, certe cifre è pure proibito pronunciarle. 60 milioni di dollari è la base d’asta con la quale verrà battuto a Londra, da Sotheby’s, L’Impero delle Luci. Quel dipindo di René Magritte, proprio “lui” o una delle sue diverse versioni. Quello che avete visto attaccato come riproduzione in centomila pareti, stampato sulle copertine dei quaderni, fatto matita, borsa, tazza. Quel capolavoro surrealista che è stato esposto in tutto il mondo per approdare a Bruxelles, al Musée Magritte, fino al 2020 e per essere ora venduto all’asta. È stata Helena Newman, responsabile per l’Europa di Sotheby’s a confermare la presenza del quadro nella prossima asta del 2 marzo: “L’impero delle luci riunisce due elementi fondamentali della vita quotidiana – il giorno e la notte – su una tela paradossale. Con la sua scala impressionante, il dipinto cinematografico attira lo spettatore nel mondo senza tempo di Magritte. La sua immediatezza e la sua potenza racchiudono tutta quella “qualità da star” che pone Magritte nel pantheon degli artisti più ricercati del mercato”, le sue parole. La prima versione del dipinto fu acquistata da Nelson Rockfeller. Questa versione dell’opera (sono 17) fu realizzata nel 1961 per Anne-Marie Gillion Crowet. Si tratta della versione più grande del dipinto in formato orizzontale, ben 114,5 x 146 centimetri. Possibile fonte di ispirazione per l’artista, L’Aigrette di André Breton: “Se solo il sole venisse fuori stasera”.