Il tribunale di Brescia ha condannato a 2 anni e 8 mesi Paolo Pluda e a 2 anni e 10 mesi Nicola Zanardelli, i due operai no vax accusati dell’attentato all’hub vaccinale di Brescia alla vigilia di Pasqua, confermando la richiesta del pubblico ministero Francesco Milanesi. Nel corso delle indagini il giudice aveva tenuto ai domiciliari Pluda poiché aveva espresso le sue scuse attraverso una lettera alla cittadinanza, e in carcere Zanardelli, detenuto dal 1° maggio.
I due no vax lanciarono una molotov contro il centro vaccini di Brescia, struttura che era stata realizzata con i soldi della raccolta fondi AiutiAMo Brescia, nata durante la prima fase della pandemia per accelerare le prime somministrazioni in una delle città più colpite dalla pandemia. Prima dell’attacco Pluda aveva anche postato sul profilo Facebook la frase “se vogliamo distruggere il nemico dobbiamo usare la stessa arma ‘la paura’ e la loro paura è la nostra unione. Non ci sono altre soluzioni”. Infatti l’obiettivo dell’atto, secondo gli investigatori, era di “bloccare e sabotare la campagna vaccinale in corso, intimidendo la popolazione ed alimentando il clima d’incertezza del particolare momento storico, e reiterare nel breve termine ulteriori azioni violente e di danneggiamento”.