Il presidente del gruppo bancario tedesco Credit Suisse, Antonio Horta-Osorio si è dimesso a soli 9 mesi dalla nomina per aver violato le regole sulla quarantena Covid. Al suo posto è stato nominato il membro del consiglio di amministrazione Axel Lehmann. Una soluzione probabilmente “ponte” in attesa di individuare un nuova manager. “Mi dispiace che alcune mie azioni personali abbiano creato difficoltà alla banca e compromesso la mia capacità di rappresentarla all’interno e all’esterno. Ritengo che le mie dimissioni siano nel miglior interesse della banca”, ha scritto Horta-Osorio in una nota.

Nominato presidente lo scorso aprile, Horta-Osorio ha volato avanti e indietro tra Londra e Zurigo lo scorso 28 novembre ignorando le regole sulla quarantena obbligatoria introdotte dalla Svizzera. Il manager era già stato criticato per aver partecipato alle finali di Wimbledon in luglio, quando gli arrivi dall’Europa erano già soggetti a un periodo di quarantena. In precedenza, era stato costretto a scusarsi per aver violato sempre le norme sulla quarantena in Svizzera volando in Spagna a bordo di un jet privato.

Horta Osorio era stato nominato con la speranza di dare una svolta alla gestione della più grande banca svizzera insieme ad Ubs. Il banchiere portoghese era stato infatti in precedenza artefice della rinascita dell’inglese Lloyds Banking Group Plc. Il passo indietro avviene in un momento complesso per Credit Suisse dopo gli scandali Greensill Capital (fondo collassato, per cui Credit Suisse ha sinora restituito ai clienti circa 7 miliardi di euro) e in seguito alle pesanti perdite sugli investimenti nel fodno speculativo statunitense Archegos Capital Management e una serie di uscite di manager di primo piano. Nell’ultimo anno il valore in borsa della banca svizzera è sceso del 25%.

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