L'appuntamento era in programma a Milano dal 5 al 10 aprile, ma il Cda di Federlegno Arredo Eventi, in accordo con Fiera Milano, ha deliberato lo spostamento della rassegna al 7-12 giugno
Da aprile a giugno. Il Salone del Mobile slitta a causa del Covid per consentire una presenza più forte di espositori e operatori stranieri nell’anno della sessantesima edizione. L’appuntamento era in programma a Milano dal 5 al 10 aprile, ma il Cda di Federlegno Arredo Eventi, in accordo con Fiera Milano, ha deliberato lo spostamento della rassegna al 7-12 giugno. “Stante l’evolversi della situazione pandemica si è reso necessario lo slittamento”, ha spiegato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.
“Una decisione – precisa Feltrin – che permetterà lo svolgimento della fiera in totale sicurezza e, a tutti i buyer, non solo italiani ed europei, di vedere dal vivo il meglio delle creazioni delle aziende del design la cui alta adesione dimostra quanto il settore riconosca alla manifestazione il grande valore in termini di posizionamento e di business”. Garantire la presenza straniera, aggiunge Feltrin, significa “consentire alle nostre aziende di incontrare clienti già acquisiti e potenziali, creando i presupposti affinché le nostre esportazioni continuino a crescere”.
“La decisione di posticipare l’evento consentirà a espositori, visitatori, giornalisti e all’intera community internazionale dell’arredamento e del design di sfruttare al meglio e in piena sicurezza le potenzialità di una rassegna che quest’anno si presenterà ricca di novità”, sottolinea Maria Porro, presidente del Salone del Mobile. Un edizione, quella 2022, nella quale l’evento arriva al suo sessantesimo compleanno e “punterà sul tema della sostenibilità, facendosi palcoscenico dei progressi fatti in quest’ambito da creativi, designer e aziende”. “La data di giugno favorirà inoltre una forte presenza di espositori e operatori stranieri, da sempre punto di forza del Salone, e garantirà alle aziende partecipanti – aggiunge Porro – i tempi giusti per progettare al meglio la propria presenza in fiera che, come sappiamo, richiede mesi di preparazione, dall’ideazione all’allestimento finale”, conclude Porro.