Tutti i 24 comuni del Trapanese in zona arancione, scrive il governo siciliano. Ma sono 25. La Regione, infatti, si è scordata del neonato comune di Misiliscemi, perché di fatto risulta ancora inesistente, perlomeno all’anagrafe. Lo scorso giovedì, l’amministrazione regionale ha firmato un’ordinanza per il passaggio a norme anti-Covid più restrittive elencando 24 comuni, tutti della provincia di Trapani, lasciando fuori il piccolo neo-paesino. Scomparso dal tracciamento perché gli abitanti risultano ancora nell’anagrafe di Trapani. Così che i suoi abitanti, restano in zona gialla, fuori dall’emergenza. Che però esiste eccome, soprattutto nel Trapanese dove i numeri hanno portato alla zona arancione estesa a tutti i Comuni. Ma non a Misiliscemi.
Un pasticcio burocratico, insomma, per cui gli abitanti non fanno numero nei contagi Covid: risultano ancora, infatti, tutti nel Comune di Trapani. Ma la delibera non prevede quel comune e perciò lì non è valida alcuna restrizione. L’Asp di Trapani non conoscendo chi tra i contagiati sia residente nel neonato paesino non è in grado di fare un tracciamento. Eccolo il pasticcio di una burocrazia che da queste parti invece che snellirsi si è andata moltiplicando. Rendendo perfino impossibile sapere se a Misiliscmei ci siano contagiati: “Abbiamo preso subito tutti i provvedimenti perché sia zona arancione anche questo Comune”, spiega subito il commissario Carmelo Burgio. È lui che sta curando la nascita della nuova amministrazione comunale che ancora non ha neanche una sede. O perlomeno ne ha una provvisoria all’interno del Palazzo comunale di Trapani. Uffici in prestito, grazie a un accordo col Comune da cui si sono separati. In questi spazi i provvedimenti sono dunque presi, ma non sono del tutto validi finché la Regione non farà una delibera in cui include il venticinquesimo comune.
Lo strano caso di Misiliscemi nasce nel 2018 dopo un referendum, in cui più di tremila persone hanno votato per staccarsi da Trapani. Dopo tre anni, l’esito elettorale è stato ratificato dal voto dell’Assemblea regionale siciliana, a febbraio dello scorso anno, quando 8 frazioni di Trapani diventano comune a se stante: si tratta di Fontanasalsa, Guarrato, Rilievo, Locogrande, Marausa, Palma, Salinagrande, Pietretagliate. Così il Comune dal nome che pare uno scioglilingua è diventato il 391esimo in Sicilia e il 7.904esimo d’Italia. Quasi ottomila abitanti senza restrizioni Covid per un ritardo burocratico: “Qualche passaggio è stato disatteso e ancora la macchina burocratica non è pronta, ma io avevo fatto presente questa situazione già il 30 dicembre e poi nei giorni successivi”, continua Burgio. Nel frattempo l’Asp ha sottolineato come anche nel territorio in cui vivono i misiliscemesi sia necessario adottare misure per il contenimento della pandemia: “Nel giro di una giornata abbiamo fatto in modo che le restrizioni siano attive”, sottolinea ancora il commissario. Mentre resta in attesa di una nuova delibera regionale perché siano definitive. “Ma siamo in piena zona arancione”, assicura Burgio.
Che nel frattempo sta creando la nuovissima amministrazione. Sempre grazie ad accordi con il Comune di Trapani, sta censendo tutto il patrimonio catastale: “La cartografia è già pronta e è stata approvata, adesso stiamo per approvare il bilancio”, assicura. Che comprende i trasferimenti dallo Stato e dalla Regione. Gli organi istituzionali però ancora non ci sono. Un anno dopo c’è ancora il commissario, che sede negli uffici di Trapani: “La sede verrà fatta solo dopo l’insediamento degli organi istituzionali”. Ancora. Eppure risale addirittura al 2005 la costituzione del comitato per la separazione da Trapani. Da allora hanno dato battaglia con questi argomenti: “Siamo un gruppo di avvocati, di ingegneri, non siamo improvvisati e sappiamo quel che vale questo territorio. Più di 8mila abitanti e quattromila seconde case, 93 chilometri quadrati ricchi di aziende. Rappresentiamo il 40 per cento del gettito comunale: 12 milioni di euro. Ci siamo sforzati di pianificare migliori condizioni di vita per il bene di tutti: sappiamo di vivere in un bel posto, da sfruttare con mezzi moderni: siamo invece fuori dalle dinamiche di sviluppo della città, attestati da atti importanti, come nel piano regolatore, tutti i piani strategici di sviluppo della città, le contrade sono fuori”. Un anno fa hanno ottenuto quello che avevano chiesto. Il nuovo Comune è realtà, o almeno quasi.
Cronaca
Lo strano caso della neonata Misiliscemi: è l’unico comune trapanese a non finire in zona arancione per un pasticcio burocratico
Tutti i suoi abitanti sono ancora iscritti all'anagrafe di Trapani, da cui le otto frazioni si sono staccate ufficialmente nel marzo 2020. Così è impossibile il tracciamento dei casi e la Regione "dimentica" di imporre norme anti-Covid più rigide come in tutti gli altri 24 comuni della provincia. Il commissario: "Abbiamo preso subito tutti i provvedimenti perché valgano anche qui"
Tutti i 24 comuni del Trapanese in zona arancione, scrive il governo siciliano. Ma sono 25. La Regione, infatti, si è scordata del neonato comune di Misiliscemi, perché di fatto risulta ancora inesistente, perlomeno all’anagrafe. Lo scorso giovedì, l’amministrazione regionale ha firmato un’ordinanza per il passaggio a norme anti-Covid più restrittive elencando 24 comuni, tutti della provincia di Trapani, lasciando fuori il piccolo neo-paesino. Scomparso dal tracciamento perché gli abitanti risultano ancora nell’anagrafe di Trapani. Così che i suoi abitanti, restano in zona gialla, fuori dall’emergenza. Che però esiste eccome, soprattutto nel Trapanese dove i numeri hanno portato alla zona arancione estesa a tutti i Comuni. Ma non a Misiliscemi.
Un pasticcio burocratico, insomma, per cui gli abitanti non fanno numero nei contagi Covid: risultano ancora, infatti, tutti nel Comune di Trapani. Ma la delibera non prevede quel comune e perciò lì non è valida alcuna restrizione. L’Asp di Trapani non conoscendo chi tra i contagiati sia residente nel neonato paesino non è in grado di fare un tracciamento. Eccolo il pasticcio di una burocrazia che da queste parti invece che snellirsi si è andata moltiplicando. Rendendo perfino impossibile sapere se a Misiliscmei ci siano contagiati: “Abbiamo preso subito tutti i provvedimenti perché sia zona arancione anche questo Comune”, spiega subito il commissario Carmelo Burgio. È lui che sta curando la nascita della nuova amministrazione comunale che ancora non ha neanche una sede. O perlomeno ne ha una provvisoria all’interno del Palazzo comunale di Trapani. Uffici in prestito, grazie a un accordo col Comune da cui si sono separati. In questi spazi i provvedimenti sono dunque presi, ma non sono del tutto validi finché la Regione non farà una delibera in cui include il venticinquesimo comune.
Lo strano caso di Misiliscemi nasce nel 2018 dopo un referendum, in cui più di tremila persone hanno votato per staccarsi da Trapani. Dopo tre anni, l’esito elettorale è stato ratificato dal voto dell’Assemblea regionale siciliana, a febbraio dello scorso anno, quando 8 frazioni di Trapani diventano comune a se stante: si tratta di Fontanasalsa, Guarrato, Rilievo, Locogrande, Marausa, Palma, Salinagrande, Pietretagliate. Così il Comune dal nome che pare uno scioglilingua è diventato il 391esimo in Sicilia e il 7.904esimo d’Italia. Quasi ottomila abitanti senza restrizioni Covid per un ritardo burocratico: “Qualche passaggio è stato disatteso e ancora la macchina burocratica non è pronta, ma io avevo fatto presente questa situazione già il 30 dicembre e poi nei giorni successivi”, continua Burgio. Nel frattempo l’Asp ha sottolineato come anche nel territorio in cui vivono i misiliscemesi sia necessario adottare misure per il contenimento della pandemia: “Nel giro di una giornata abbiamo fatto in modo che le restrizioni siano attive”, sottolinea ancora il commissario. Mentre resta in attesa di una nuova delibera regionale perché siano definitive. “Ma siamo in piena zona arancione”, assicura Burgio.
Che nel frattempo sta creando la nuovissima amministrazione. Sempre grazie ad accordi con il Comune di Trapani, sta censendo tutto il patrimonio catastale: “La cartografia è già pronta e è stata approvata, adesso stiamo per approvare il bilancio”, assicura. Che comprende i trasferimenti dallo Stato e dalla Regione. Gli organi istituzionali però ancora non ci sono. Un anno dopo c’è ancora il commissario, che sede negli uffici di Trapani: “La sede verrà fatta solo dopo l’insediamento degli organi istituzionali”. Ancora. Eppure risale addirittura al 2005 la costituzione del comitato per la separazione da Trapani. Da allora hanno dato battaglia con questi argomenti: “Siamo un gruppo di avvocati, di ingegneri, non siamo improvvisati e sappiamo quel che vale questo territorio. Più di 8mila abitanti e quattromila seconde case, 93 chilometri quadrati ricchi di aziende. Rappresentiamo il 40 per cento del gettito comunale: 12 milioni di euro. Ci siamo sforzati di pianificare migliori condizioni di vita per il bene di tutti: sappiamo di vivere in un bel posto, da sfruttare con mezzi moderni: siamo invece fuori dalle dinamiche di sviluppo della città, attestati da atti importanti, come nel piano regolatore, tutti i piani strategici di sviluppo della città, le contrade sono fuori”. Un anno fa hanno ottenuto quello che avevano chiesto. Il nuovo Comune è realtà, o almeno quasi.
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Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Martedì prossimo, 18 marzo, alle ore 10, presso la Sala Koch del Senato, le commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche Ue di Camera e Senato svolgeranno l'audizione di Mario Draghi in merito al Rapporto sul futuro della competitività europea. L'appuntamento verrà trasmesso in diretta webtv.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Ad un mese dalla finale del festival della canzone italiana 2025, nella classifica dei singoli brani è ancora Sanremomania, con ben 13 brani passati in gara al Teatro Ariston nelle prime 13 posizioni. E questo fa segnare all'edizione 2025 un nuovo record rispetto agli ultimi anni, per numero di brani di Sanremo nella top ten ad un mese dal festival: se infatti quest'anno sono 10 (cioè l'intera top ten è composta da brani in gara al festival un mese fa), l'anno scorso era stati 7 come nel 2023, nel 2022 e nel 2021 erano stati 8 e nel 2024.
Nella top ten dei singoli infatti, al primo posto c'è proprio il brano vincitore del festival: 'Balorda Nostalgia' di Olly. Al secondo 'La cura per me' di Giorgia, al terzo 'Incoscienti giovani' di Achille Lauro, al quarto 'Battito' di Fedez, al quinto 'Cuoricini' dei Coma_Cose, al sesto 'Volevo essere un duro' di Lucio Corsi, al settimo 'Fuorilegge' di Rose Villain, all'ottavo 'La mia parola' di Shablo feat Joshua e Tormento, al nono 'Tu con chi fai l'amore' dei The Kolors, al decimo 'La tana del granchio' di Bresh. Ma l'elenco sanremese prosegue ininterrotto fino alla tredicesima posizione, con 'Anema e core' di Serena Brancale all'undicesimo posto, 'Chiamo io chiami tu' di Gaia al dodicesimo e 'Il ritmo delle cose' di Rkomi al tredicesimo.
Tra gli album l'arrivo di Lady Gaga con 'Mayhem' si piazza in vetta e scalza dalla prima posizione 'Tutta vita', l'album di Olly, che scende al terzo posto, per fare spazio a 'Vasco Live Milano Sansiro', che entra al secondo posto. In quarta posizione 'Dio lo sa - Atto II' di Geolier, in quinta entra direttamente 'Vita_Fusa' dei Coma_Cose, in sesta 'Debi tirar mas fotos' di Bad Bunny, in settima 'Tropico del capricorno' di Guè, in ottava posizione 'Locura' di Lazza, in nona 'È finita la pace' di Marracash e in decima chiude la top ten 'Icon' di Tony Effe. Mentre la compilation di Sanremo 2025 scende dal nono al quindicesimo posto.
Tra i vinili, è primo il 'Vasco Live Milano Sansiro', al secondo posto 'Mayhem' di Lady Gaga e al terzo la compilation 'Sanremo 2025'.
Roma, 14 mar. (Labitalia) - "Questo appuntamento, unico nel suo genere, rappresenta un fondamentale momento di approfondimento per i settori della logistica e del trasporto, offrendo un'opportunità unica di incontro, aggiornamento e confronto sulle sfide e le opportunità che caratterizzano un comparto strategico per i cittadini, per le famiglie e le imprese, con un approccio fortemente connesso alla sostenibilità ambientale". Lo scrive il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel messaggio inviato all'evento di chiusura della quarta edizione di "Let Expo", organizzato da Alis a Verona.
"Se i numeri registrati lo scorso anno rappresentano la migliore e più efficace sintesi della rilevanza del vostro operato - penso ai 400 espositori e alle oltre 100mila presenze complessive -, sono certo che i tanti appuntamenti che caratterizzano il programma di quest'anno, con incontri strategici, conferenze di settore, seminari interattivi, workshop pratici e dimostrazioni innovative, sapranno rappresentare un ulteriore momento di crescita e di affermazione", prosegue La Russa, che conclude: "Nel ribadire il mio plauso per il vostro prezioso contributo in un ambito di particolare rilievo per gli interessi nazionali, anche in relazione alle attuali dinamiche geo-politiche globali, l'occasione mi è gradita per inviarvi i miei più cordiali saluti".
Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - In occasione di Didacta 2025 a Firenze, l'evento di riferimento per la formazione e l'innovazione nel settore scolastico, Acer ha ribadito il proprio impegno nel supportare l'evoluzione della didattica attraverso soluzioni tecnologiche all'avanguardia. La partecipazione dell'azienda alla fiera ha offerto l'opportunità di presentare le ultime novità in termini di prodotti e servizi, con un focus particolare su prestazioni, sicurezza, intelligenza artificiale e design.
"La presenza di Acer a Didacta sottolinea l'importanza del settore education, un ambito in cui siamo orgogliosamente leader di mercato," ha dichiarato Angelo D'Ambrosio, General Manager di Acer South Europe. "Didacta rappresenta un'occasione fondamentale per incontrare docenti, studenti e rivenditori specializzati nel mondo scolastico. In questa sede, presenteremo le nostre più recenti innovazioni di prodotto, caratterizzate da prestazioni elevate, sicurezza, funzionalità di IA e design robusto. Queste caratteristiche sono indispensabili per una didattica innovativa ed efficace."
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla Giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al Governo e al Paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del Governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’Esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico". Lo afferma Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
Milano, 14 mar. (Adnkronos) - Il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, indagato per l'omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, va confrontato con il Dna trovato "sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine". E' quanto ha disposto, con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha autorizzato il prelievo coattivo della traccia biologica dell'indagato effettuato ieri.