Ringrazio di cuore il Gruppo Misto, che ha indicato il mio nome come candidato alla Presidenza della Repubblica, e quelle tantissime persone che hanno accolto con entusiasmo questa indicazione, poiché interpreto quest’ultima non come riferimento al mio nome, ma come riferimento alla necessità ineluttabile di attuare la nostra meravigliosa Costituzione.

Questo corale anelito alle nostre radici costituzionali e democratiche è in fondo l’emersione di una consapevolezza, finora zittita da trasmissioni televisive e di certa stampa, che hanno voluto far credere che il sistema economico predatorio, incostituzionale e distruttivo del neoliberismo sia un dato insuperabile del corso della storia.

In questa scelta intravvedo una presa di coscienza che condanna le privatizzazioni, le delocalizzazioni e le svendite della nostra ricchezza nazionale, le quali eliminano il lavoro e ci inducono nella più nera miseria, privandoci per sempre delle nostre fonti di produzione di ricchezza e soprattutto del nostro demanio costituzionale, che appartiene al popolo a titolo di “proprietà pubblica demaniale” ed è pertanto inalienabile, inusucapibile e inespropriabile.

Se tutte le forze sane di questo Paese si unissero e agissero per attuare quel programma economico già scritto nel titolo terzo, parte prima, della Costituzione, anziché attuare le misure economiche incostituzionali del Pnrr, potremmo pensare a un Risorgimento italiano in questo settore, recuperando, anche attraverso azioni giudiziarie, la nostra immensa ricchezza nazionale, fonte di lavoro per tutti, illecitamente distribuita a singoli speculatori privati.

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