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Marino Bartoletti e il tumore: “Forse il peggio è passato, dovrei essermelo messo alle spalle”

Il noto giornalista si racconta al Corriere e parla della malattia, dei progetti futuri e del calcio moderno: "Senza dubbio il calcio si è inaridito. Appartengo a una generazione di giornalisti che ha potuto incontrare i campioni: ora è tutto più filtrato. Anche se questa estate il nostro sport ci ha dato delle emozioni straordinarie, insospettabili. Uno di questi è stato Roberto Mancini, che è riuscito a volare alto prescindendo dai campioni, giocando sul fare squadra e fare amicizia"

di F. Q.

Era lo scorso maggio quando, ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, Marino Bartoletti aveva confessato di avere un tumore: “Per fortuna ho preso la malattia in tempo”, aveva detto. Oggi, con tutte le cautele del caso, il giornalista classe 1949 sembra poter tirare un sospiro di sollievo: “Forse il peggio è passato. Il male di questa primavera dovrei essermelo messo alle spalle, fermo restando che devo sempre sottopormi a controlli periodici. L’affetto che mi è stato dimostrato mi ha dato una grande carica”, ha raccontato al Corriere.

L’affetto, l’empatia, l’umanità. Tratti che il calcio moderno, secondo Bartoletti, sta perdendo: “Beh senza dubbio il calcio si è inaridito, sia nella produzione di talenti, sia in chi li racconta – ha raccontato il noto giornalista-. Appartengo a una generazione di giornalisti che ha potuto incontrare i campioni: ora è tutto più filtrato. Anche se questa estate il nostro sport ci ha dato delle emozioni straordinarie, insospettabili. Uno di questi è stato Roberto Mancini, che è riuscito a volare alto prescindendo dai campioni, giocando sul fare squadra e fare amicizia, che evidentemente è un valore che non passa mai di moda se si vuol fare qualcosa di buono. Penso che il mondo dei campioni puri individuali sia un po’ sfumato in favore di un mutuo soccorso. Un concetto che l’estate ci ha fatto capire alle Olimpiadi, agli Europei, alle Paralimpiadi, e che diventa importante anche per una società alla continua ricerca di eroi”.

Adesso Bartoletti vuole guardare al futuro con uno sguardo più fiducioso e soprattutto verso i nuovi progetti: “In televisione rallenterò molto, come ho già fatto. Anche perché dalla primavera scorsa sono stato chiamato a fare il direttore editoriale di BFC Media, che comprende Bike channel, il bikechannel.it, la community social. Una sfida che alla mia età non avevo intenzione di accettare, ma chi me l’ha proposto è stato molto convincente. E penso che la bicicletta, la ciclabilità e il recupero di certi valori che non possono prescindere dall’amore per ambiente siano fondamentali. Quindi la mia tv sarà Bike channel”. Infine ha concluso: “A parte, ovviamente, qualche incursione per il Festival di Sanremo“.

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