Il Papa ha annunciato l’invio di 200mila euro a favore dei gruppi di migranti bloccati tra Polonia e Bielorussia (100mila) e delle popolazioni della Filippine colpite dal tifone Rai (100mila). Stando a quanto ha riportato il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano, non si tratta che di un un primo contributo.
Nell’Angelus di domenica 19 gennaio, Papa Francesco aveva espresso la sua vicinanza “nei confronti delle persone e dei territori colpiti” dal ciclone che tra il 12 e il 22 dicembre 2021 ha colpito circa 8 milioni di persone in 11 regioni, causando gravi danni e uccidendo 338 persone. Così, in collaborazione con la nunziatura apostolica nelle Filippine, questa somma verrà inviata alla Chiesa locale e destinata alle diocesi maggiormente toccate dalla calamità per essere impiegata in opere di assistenza. Questo contributo, “che accompagna la preghiera a sostegno dell’amata popolazione filippina, fa parte degli aiuti che si stanno attivando in tutta la Chiesa cattolica e che coinvolgono, oltre a varie Conferenze episcopali, numerosi organismi di carità”, si legge nella nota riportata dalle agenzie.
Gli stessi sentimenti di vicinanza “e paterno incoraggiamento” hanno mosso il Papa a fare una donazione in favore della Caritas Polska “per affrontare l’emergenza migratoria al confine fra i due Paesi, dovuta alla situazione di conflitto che si protrae ormai da oltre 10 anni”. Una situazione che si è aggravata negli ultimi due mesi, quando gruppi di migranti, attirati dal presidente bielorusso Alexandre Lukashenko, si sono accampati nei boschi tra Bielorussia e Polonia con la speranza di entrare in Europa. Una situazione che nel periodo natalizio aveva dato il via a una campagna di solidarietà simboleggiata dalle “lanterne verdi”, ricordando le luci verdi che i cittadini polacchi residenti al confine accendevano nelle loro abitazioni per segnalare ai migranti che in quella casa avrebbero trovato cibo e coperte.