Una presenza settimanale che si alternerà ai colleghi già in rotazione: Emma D'Aquino, Laura Chimenti, Francesco Giorgino e Alessio Zucchini, quest'ultimo era stato promosso nell'edizione più prestigiosa dopo il passaggio di Alberto Matano a "La Vita in Diretta"
Via il pastone politico, giornalisti presenti in studio, interviste in diretta, maggiore spazio ai collegamenti sul campo per gli inviati dall’estero. Il Tg1 di Monica Maggioni ha intrapreso da qualche settimana una narrazione differente puntando su diverse novità, anche sul fronte interno e televisivo. Dal 17 gennaio ha debuttato alla conduzione dell’edizione delle 20, quella più seguita dal punto di vista auditel, la giornalista Elisa Anzaldo. Una presenza settimanale che si alternerà ai colleghi già in rotazione: Emma D’Aquino, Laura Chimenti, Francesco Giorgino e Alessio Zucchini, quest’ultimo era stato promosso nell’edizione più prestigiosa dopo il passaggio di Alberto Matano a “La Vita in Diretta”.
Per Anzaldo, catanese classe 1966, una lunga carriera a Viale Mazzini con un impegno a servizio quasi esclusivo del telegiornale della prima rete. Nel 2008 il debutto alla conduzione del Tg1 della notte durata tre anni fino allo scontro con l’allora direttore Augusto Minzolini: “Caro direttore, ti chiedo di essere sollevata dall’incarico di conduttrice del Tg1 della notte. Ritengo non sia più possibile per me rappresentare un telegiornale che, secondo la mia opinione, ogni giorno rischia di violare i più elementari doveri dell’informazione pubblica: l’equilibrio, l’imparzialità, la correttezza, la completezza”, una lettera apparsa nella bacheca del telegiornale in cui documentava e denunciava alcuni episodi di “malainformazione” anche sul RubyGate. Due anni dopo il ritorno alla conduzione prima dell’edizione delle 17 poi quella delle 13.30 lasciata nel 2017. Un percorso continuato non in video, dal 2017 al 2021 è a capo della redazione “società” del Tg1 occupandosi spesso di pandemia.
La giornalista è sposata con il magistrato Fabrizio Gandini, conosciuto quando entrambi si occupavano, nei rispettivi ambiti professionali, del delitto di Cogne. Nei giorni scorsi il suo ricordo commosso ai funerali dell’ex collega David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, aveva lasciato il segno: “David ha sfondato i muri di gomma con la tenacia della gentilezza, con la fermezza dell’educazione, con la dirompenza della mitezza”, aveva detto in chiesa.