“È proprio una bella notizia che il Festival di Berlino si farà in presenza. Sì, è una bella sfida ai virus che ci perseguitano. È il cinema che combatte e Berlino è un Festival che non si scoraggia e cerca sempre il nuovo del cinema nel mondo” ha dichiarato il cineasta toscano apprendendo la selezione di questa sua opera - l’unica italiana - in corsa verso l’Orso d’oro che ricordiamo avere già vinto insieme al fratello con Cesare deve morire nel 2012
Paolo Taviani e Dario Argento. Due indiscussi maestri fra gli italiani finora confermati alla 72ma Berlinale che si terrà “in presenza” – ma in versione ridotta – dal 10 al 16 febbraio. Ad annunciare il programma è stato oggi il direttore artistico Carlo Chatrian, insieme alla direttrice generale Mariette Rissenbeek, sottolineando quanto la cultura sia materia vitale in tempo di pandemia. Diciotto i titoli in concorso (rappresentativi di 15 Paesi, con 17 anteprime mondiali e 7 film diretti da donne) fra cui Leonora addio di Paolo Taviani, per la prima volta concorrente a un grande festival con un lungometraggio firmato senza il compianto fratello Vittorio. “È proprio una bella notizia che il Festival di Berlino si farà in presenza. Sì, è una bella sfida ai virus che ci perseguitano. È il cinema che combatte e Berlino è un Festival che non si scoraggia e cerca sempre il nuovo del cinema nel mondo” ha dichiarato il cineasta toscano apprendendo la selezione di questa sua opera – l’unica italiana – in corsa verso l’Orso d’oro che ricordiamo avere già vinto insieme al fratello con Cesare deve morire nel 2012.
Interpretato da Fabrizio Ferracane con Matteo Pittiruti, Dania Marino, Dora Becker e Claudio Bigagli, e prodotto dalla sodale Donatella Palermo con Rai Cinema, in associazione a Luce Cinecittà e Cinemaundici, Leonora Addio è il racconto della rocambolesca avventura delle ceneri di Pirandello e il movimentato viaggio dell’urna da Roma ad Agrigento, fino alla tribolata sepoltura avvenuta dopo quindici anni dalla morte. A chiudere il film è l’ultimo racconto di Pirandello scritto venti giorni prima di morire: “Il chiodo” dove il giovane Bastianeddu, strappato in Sicilia dalle braccia della madre e costretto a seguire il padre al di là dell’oceano, non riesce a sanare la ferita che lo spinge a un gesto insensato. Il film uscirà nelle sale il 17 febbraio per 01 Distribution.
Quanto invece alle hits internazionali proposte in programma da segnalare il già annunciato in apertura di festival Peter Von Kant di François Ozon, i nuovi film in competizione di autori pluripremiati e acclamati dalla critica come Rithy Pahn, Hong Sangsoo, Denis Côte, Claire Denis, Ursula Meier, Andreas Dresen e Ulrich Seidl, mentre disseminati in altre sezioni troviamo Andrew Dominik con un documentario con e su Nick Cave (This Much I Know to be True), Quentin Dupieux (Incroyable mais vrai), Bertrand Bonello (Coma) e Peter Strickland (Flux Gourmet).