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Travaglio a La7: “Berlusconi al Colle? Non se ne dovrebbe parlare. Con la politica non c’entra, è uomo d’azienda che ha commesso reati”

Berlusconi? Un frodatore fiscale che per la Cassazione ha finanziato la mafia per 20 anni non può diventare presidente della Repubblica. Non se ne dovrebbe neanche parlare. Abbiamo lanciato sul Fatto una petizione che ha raccolto 365mila firme, io stesso ho scritto una biografia su Berlusconi in 36 puntate. Ciascuna riga di quella biografia farebbe di chiunque altro un paria in una competizione per il Quirinale, ma anche per fare il bidello in una scuola pubblica, visto che per fare il bidello ti chiedono la fedina penale“. Sono le parole del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, intervenuto nella trasmissione “Otto e mezzo” (La7).

Travaglio poi risponde al giornalista Stefano Zurlo: “In vita mia non ho mai detto che Berlusconi era diventato il “buono del centrodestra”. Mi sono sempre ribellato a quello che a sinistra si è detto negli ultimi 10 anni, quando si è inventato che nel centrodestra c’era “il buono”, cioè Berlusconi, e “i cattivi”, cioè Salvini e Meloni. Per quanto cattivi o per quanto non possano piacermi gli ultimi due, ricordo che Salvini e Meloni sono due politici. Berlusconi invece è un delinquente. Con la politica lui non c’entra niente – chiosa – è un uomo d’azienda che ha commesso dei reati e che è entrato in politica per non finire in galera e per non fallire per debiti. Ho sempre sostenuto che il governo Letta, il governo Renzi e il governo Draghi sono bacati perché c’è Berlusconi. C’è qualcuno, come Scalfari, che ha detto addirittura che era meglio Berlusconi di Di Maio. C’è qualcun altro, come De Benedetti, che ha detto che era meglio Berlusconi di Conte. E adesso improvvisamente fanno gli antiberlusconiani. Sono ridicoli“.