Politica

La Zanzara, lite Pappalardo-Parenzo. “La gente quando mi vede per strada è contenta”. “Certo, pensa che sia arrivato il circo in città”

Volano i soliti stracci a “La Zanzara” (Radio24) tra l’ex generale Antonio Pappalardo e uno dei conduttori, David Parenzo, in un lungo confronto corredato da minacce di querele, annunci di arresti indiscriminati, sfottò e siparietti comici.
Il vis-à-vis tra Parenzo e Pappalardo raggiunge il clou quando scherzosamente Giuseppe Cruciani invita l’ex militare a candidarsi alla presidenza della Repubblica.
Compiaciuto, Pappalardo commenta: “È fuori di dubbio che da qualche tempo, la gente, quando mi incontra per strada, mi manifesta la sua simpatia”.

“Certo, per forza – replica Parenzo – La gente ha bisogno di ridere, pensa che sia arrivato il circo in città. Anche io, quando la vedo, sorrido”.
Lei è un transumano e va curato – ribatte Pappalardo – Ma quando arriverà finalmente il momento in cui questo governo Draghi se ne andrà, noi vedremo un po’ chi dovrà essere recuperato e alla cima di questa lista dovremo mettere Parenzo”.
Parte improvvisamente un sottofondo musicale circense e Parenzo si scatena: “È arrivato in città il generale Pappalardo! Venghino, signori, venghino!”.

La polemica tra i due continua sui famosi verbali di arresto distribuiti dall’ex generale, che racconta la sua ultima impresa per difendere l’attivista no vax carrarese Nicola Franzoni, sottoposto a daspo nei giorni scorsi dalla polizia di Napoli.
È la polizia del Pd – urla Pappalardo – Io ho dichiarato in arresto due poliziotti, che poi sono scappati”.
“Ma non è vero – insorge Parenzo – Lei non ha arrestato un cazzo di nessuno. I poliziotti sono scappati per ridere! Ridevano come dei pazzi alle sua spalle”.
“Intanto abbiamo depositato il verbale di arresto alla stazione dei carabinieri”, risponde l’ex generale.
“Ma quale verbale di arresto – chiosa il giornalista – Non è un verbale di arresto, è un delirio da lei scritto. Qui mi scrivono che sarebbe bello pubblicare un libro con tutti i suoi verbali di arresto”.