Quelle sul sangue donato dai vaccinati ma inutilizzabile sono “bufale pericolosissime e completamente infondate”. Anche la Croce Rossa Italiana interviene per condannare le fake news che da settimane – ma si sono intensificate negli ultimi giorni – circolano nelle chat dei No Vax più oltranzisti o vengono postate sui social network. Dopo la denuncia dell’Avis, il cui logo è stato utilizzato più volte nelle ‘card’ deliranti, è la Cri a intervenire: “Esprimiamo viva preoccupazione per le numerose fake news che circolano in Rete, in special modo nei gruppi o siti no vax” relative al fatto che il sangue dei vaccinati non possa essere donato in quanto metterebbe a rischio il ricevente, oppure che verrebbero buttate sacche di sangue di vaccinati in quanto non utilizzabili, o ancora che il Covid possa essere trasmesso per via trasfusionale.

Le fake news diffuse dai non vaccinate sono prive di “qualsiasi fondamento scientifico – dice Paolo Monorchio, referente nazionale Cri per la donazione sangue e coordinatore Civis – spesso diffuse sui social come falsi documenti ufficiali”. Come raccontato mercoledì da Ilfattoquotidiano.it, sono diverse le bufale circolanti. In una ‘catena di Sant’Antonio’ su Whatsapp e in gruppi chiusi di No vax, una delle più diffuse, è quella che sostiene che “presto quasi tutti i vaccinati avranno bisogno di sangue di persone non vaccinate” perché “il sangue dei vaccinati avrà problemi di trombi e alterazioni sia dei globuli rossi, e bianchi, dei granulociti e alterazioni della viscosità. Ci sono già tutti i dati da analisi mediche”.

Uno scenario totalmente inventato che viene corroborato da un invito: “Se tutte le persone non vaccinate appartenenti all’Avis smetteranno subito di donare il sangue vedrete che prima o poi il governo e il sistema sanitario crolleranno e saranno costretti ad ammettere la verità e a fermare questa dittatura nazista in atto”. Nulla di lontanamente plausibile. “Segnaliamo, invece, che in questo momento a causa della pandemia la donazione ha subito un severo arresto e le necessità di sangue sono, invece, aumentate. Invitiamo pertanto – aggiunge Monorchio – tutti i cittadini a donare il sangue per il benessere della collettività, già provata da due anni di pandemia”.

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