L'esplosione risale a qualche giorno fa ma è stata resa nota solo oggi: trovati alcuni slogan contro i vaccini. Risalgono a ieri invece le lettere inviate al governatore altoatesino e alla redazione del giornale locale: fonti investigative hanno riferito all'Ansa che il contenuto è identico. L'ipotesi è dunque che il mittente sia lo stesso
Un petardo è stato fatto esplodere davanti alla sede della Lega a Bolzano, in piazza Municipio. Sul posto sono stati trovati alcuni slogan no vax. Il fatto risale ai giorni scorsi, ma è stato reso pubblico solo in giornata. Si tratta dell’ennesimo atto di intimidazione da parte dei no vax in Trentino Alto Adige, dopo le lettere contenenti due proiettili e minacce di morte fatte recapitare il 20 gennaio al governatore altoatesino Arno Kompatscher e al quotidiano Alto Adige e il 18 gennaio al governatore trentino Maurizio Fugatti.
“Negarsi al confronto con atti intimidatori e con la violenza non è il modo di affrontare i problemi”, afferma Giuliano Vettorato, commissario della Lega altoatesina, invitando “tutti a prendere le distanza da questi atti e reati”. “Credo che si stia superando ogni limite. Un conto è manifestare il dissenso, un altro è incitare alla violenza”, ha commentato il commissario della Lega Trentino, Diego Binelli.
Riguardo le due lettere con proiettili, fonti investigative hanno riferito all’Ansa che il contenuto del testo scritto con il normografo è identico. L’ipotesi investigativa è dunque che il mittente sia lo stesso. La busta rinvenuta alla redazione del quotidiano Alto Adige conteneva una lettera, firmata da un gruppo no vax chiamato “Noi siamo il popolo”, in cui si minaccia la morte dell’intera redazione e dei loro familiari. Vengono citati anche il premier Mario Draghi, i virologi e la classe politica, accusati di dividere “il popolo italiano tra vaccinati e non vaccinati”.
Il proiettile rinvenuto è diverso da quello inviato al governatore Fugatti, una munizione da guerra parabellum calibro 9 ma identico a quello fatto recapitare a Kompatscher. “La Giunta provinciale continuerà a basare le proprie decisioni esclusivamente sull’interesse pubblico e sulla tutela della salute“, ha commentato il presidente della Provincia, che ha espresso la sua solidarietà “a tutti coloro che sono colpiti da tentativi di intimidazione e che continuano, nonostante ciò, a fare quotidianamente del proprio meglio per l’interesse pubblico”.
Bolzano registra il valore più alto dell’incidenza di contagi Covid in Italia (3.468,7 casi ogni 100mila abitanti) ed è la provincia italiana con la minor percentuale di vaccinati nel Paese. Le buste, le lettere e i proiettili saranno ora analizzati dalla polizia scientifica e oggetto di accertamento da parte delle forze dell’ordine che indagano per risalire ai mandanti.