“Per carità di Dio, ci mancherebbe anche questa”. Così all’AdnKronos l’avvocato e professore Franco Coppi commenta le parole del direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, il quale, durante Quirinal Tango (il programma sul Quirinale trasmesso su ilfattoquotidiano.it e le pagine social del Fatto) tracciando l’identikit ideale per il prossimo presidente della Repubblica, ha affermato che “prima di rassegnarsi a un Aventino di bandiera, i partiti dovrebbero tentare dei nomi presentabili che possano piacere anche all’altra parte. E certamente una figura come quella di Franco Coppi, che è un grande giurista, sarebbe adatta. E l’avvocato di Berlusconi, ma l’ha sempre difeso tecnicamente, senza attaccare i magistrati”.

“Mi ha fatto molto piacere il giudizio di Travaglio – osserva Coppi -, ma ovviamente non è cosa per me. Io mi sono sempre chiesto se sono in grado di fare una determinata cosa, e questa non è una cosa che sarei capace di fare. Sono molto grato a Travaglio di questo giudizio così lusinghiero, ma la cosa si ferma lì”. “Non mi aspettavo proprio che si parlasse di me a proposito della presidenza della Repubblica – prosegue Coppi -, Travaglio è un ottimo giornalista e, ripeto, mi fa molto piace che abbia fatto il mio nome. Lo prendo come un apprezzamento di cui sono molto contento, ma, per carità di Dio, non mi sento in corsa”. “So a malapena fare due cose – conclude -, credo di aver fatto discretamente il professore universitario, so fare l’avvocato, ma più di questo non so fare e non ho mai cercato di far cose che non so e di cui non sono all’altezza“.

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