BERLUSCONI AL QUIRINALE? NO GRAZIE. Firma anche tu la petizione su Change.org
Forse non accadrà. Forse Silvio Berlusconi non sarà mai Capo dello Stato. Ma se dovesse malauguratamente succedere che venga eletto al Quirinale, sia chiaro che come maestro mi rifiuterò di avere in aula la fotografia di una persona che non è un modello educativo per i bambini.
Ai miei alunni parlo di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, di Peppino Impastato e di padre Puglisi, di don Diana e di Rocco Chinnici. In classe c’è sempre la fotografia dei due magistrati uccisi nel 1992: come potrei accanto ai loro volti mettere quello di un uomo che ha ospitato a casa sua un mafioso e che ha pagato, per mezzo di Marcello Dell’Utri (condannato a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa) somme di denaro a Cosa Nostra?
Ai miei studenti ricordo quanto la libertà di parola – stabilita dall’articolo 21 della Costituzione – sia preziosa, raccontando loro dei giornalisti in carcere in Turchia e in altri Paesi: come potrei avere davanti ogni giorno la faccia di chi, quando era presidente del Consiglio, ha epurato tre giornalisti (Biagi, Santoro e Luttazzi)?
Ai miei allievi insegno l’onestà, parlo loro di Aldo Moro; di Altiero Spinelli quando spiego la nascita dell’Europa; del presidente Sandro Pertini; di Nelson Mandela: come potrei spiegare loro che il nuovo presidente una sera ha chiamato in questura dicendo che una ragazza marocchina (che era stata a casa sua) fosse la nipote dell’allora presidente egiziano Hosni Mubarak?
Credo che qualsiasi insegnante ma anche qualsiasi dirigente scolastico, qualora dovesse accadere che il Cavaliere diventasse Capo dello Stato, abbia il dovere di difendere la credibilità della Scuola italiana, lasciando appeso al muro la foto del presidente Sergio Mattarella. A meno che quel quadretto non abbia alcun valore: allora sarebbe meglio toglierlo proprio.