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Soffoca la figlia di un anno e mezzo mentre è sotto effetto di cocaina: riaperto il caso

Amy Jones, 32 anni, prendeva degli psicofarmaci a base di oppiodi durante la gravidanza e la piccola è rimasta in osservazione per capire se sarebbero sopraggiunti sintomi da astinenza. La bimba ha riportato danni al cervello due giorni dopo la nascita: è stata trovata a faccia in giù sul letto della madre, in ospedale

Amy Jones, 32 anni, potrebbe essere accusata di omicio colposo per aver provocato la morte della figlia di un anno e mezzo. La piccola Keira-Mae Jones è nata il 14 maggio 2020 al Barnsley Hospital. La bimba è rimasta in ospedale 5 giorni dopo la nascita: Amy prendeva infatti degli psicofarmaci a base di oppiodi durante la gravidanza e la piccola è rimasta in osservazione per capire se sarebbero sopraggiunti sintomi da astinenza. La bimba ha riportato danni al cervello due giorni dopo la nascita: è stata trovata a faccia in giù sul letto della madre, in ospedale. Dopo 16 giorni, i medici hanno deciso di staccare le macchine che la tenevano in vita, col consenso della mamma. Ma proprio la mamma è ora sotto accusa per aver portato Keira-Mae nel suo letto, all’interno del reparto di pediatria, mentre si trovava sotto effetto di cocaina. Il fatto è accaduto quando la bambina ha avuto grossi danni al cervello, schiacciata dal corpo della madre. Sempre la madre, Amy, è stata vista da un vicino dare diverse feste con amici dopo la morte della figlia e in piena pandemia. Proprio ieri 20 gennaio, il coroner David Urpeth ha stabilito che la bimba è morta “a causa della condotta illegale della madre” e ha chiesto la riapertura basandosi anche sulla testimonianza di una vicina alla quale Amy avrebbe detto “l’ho soffocata”.