Il tasso di ricoveri in terapia intensiva per gli over 12 non vaccinati è di 31,3 casi ogni 100mila, circa 39 volte più alto rispetto ai vaccinati con terza dose, che registrano un tasso di 0,8 ogni 100mila. Quanto alla mortalità, il tasso è pari a 52,9 decessi per 100mila abitanti fra chi non si è sottoposto all’immunizzazione, circa 33 volte più alto rispetto alla percentuale dei vaccinati con booster (1,6%). Lo dicono i dati dell’ultimo report pubblicato dall’Istituto superiore di sanità, che integra il monitoraggio settimanale sul Covid. In merito all’ospedalizzazione per le persone sopra i 12 anni, il tasso per i non vaccinati (248,5 ricoveri per 100mila) risulta circa dieci volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (25,3 ricoveri per 100mila abitanti) e circa dodici volte più alto rispetto ai vaccinati con booster (20,8 ricoveri per 100mila), spiega l’Iss.
Per quanto riguarda l’efficacia del vaccino come riduzione percentuale del rischio (rispetto ai non vaccinati), nel prevenire la diagnosi di infezione da Sars-Cov-2, è pari al 66% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 53% tra i 91 e 120 giorni, e 34,7% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale. Ed è pari al 66,7% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster, si legge nel Report. Per quanto concerne invece la prevenzione della malattia severa la percentuale è pari a 95% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 93% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 89% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni. Arriva invece al 97,5% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster.
Il report evidenzia inoltre i casi di reinfezioni: dal 24 agosto scorso al 9 gennaio 2022 ne sono stati segnalati 108.886, pari a 2,7% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni (3,2%) sul totale dei casi segnalati risulta stabile rispetto alla settimana precedente (3,4%). La probabilità di reifettarsi è più elevata nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose e negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione.