L’anoressia e la bulimia per Francesca Cavallin hanno avuto un preciso inizio: “Il fatto di non avere un seno pronunciato per me è stato un problema, poi sono arrivate le indossatrici che proponevano un modello femminile molto alto e magro. Si è innescata una sorta di sfida con me stessa. Dovevo essere ancora più perfetta. Un po’ perché non mi riconoscevo nel modello mediterraneo di mia madre e mia sorella. Facevo questa dieta assurda e sono dimagrita molto, non tanto da essere ricoverata, però ho avuto dei problemi fisici: capelli diradati e il ciclo l’ho perso per nove mesi“. Così l’attrice ospite di Silvia Toffanin a Verissimo. La voglia di “perfezione” secondo modelli imposti, questo (ma non solo) il meccanismo deleterio alla base dei disturbi del comportamento alimentare che colpiscono tanti ragazzi e ragazze. Per Cavallin, la bulimia è arrivata come un treno: “Ancora più infida, che ti dà l’illusione del potere dopo la privazione. Pensi che puoi risolvere in un altro modo dopo aver mangiato. È durata per anni, ma i miei non se ne sono accorti. Me ne sono uscita con il sostegno di persone importanti. Per due anni ho avuto una relazione con uno sportivo che mi amava per quello che ero. Piano piano mi ha coinvolta. È stato il mio angelo… Oggi sono una mamma single con due bambini”.