L'imprenditore si è presentato ad un incontro con Dario De Falco con una valigetta con 150mila euro in contanti. Il funzionario ha rifiutato seccamente la proposta e ha immediatamente sporto denuncia alle forze dell'ordine
È finito agli arresti domiciliare l’imprenditore delle telecomunicazioni che lo scorso 14 dicembre si è reso protagonista di un maldestro tentativo di corruzione di Dario De Falco, consigliere politico del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Come scrive oggi il Messaggero la speranza era quella di ottenere un non meglio precisato sostegno in vista di possibili investimenti all’estero. A questo scopo l’imprenditore, conoscente di De Falco, si è presentato in un pub di Roma con una borsa piena di banconote, in tutto circa 150mila euro. Di fronte alla proposta il funzionario ha opposto un secco rifiuto. Non solo, ha fatto subito scattare una denuncia alle forze dell’ordine, forte anche delle riprese effettuate dalle telecamere del locale. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, sono state rapide e in un solo mese se è arrivati al provvedimento cautelare. La settimana prossima si terrà l’interrogatorio di garanzia dell’imprenditore.