Roberto Marescotti aveva 64 anni e aveva partecipato alle manifestazioni "No paura day", promosse dalla comunità no vax locale. Aveva contratto il virus a dicembre e si era aggravato in seguito. Recente la sua pubblicazione di un libro fantasy "Un mostro chiamato virus"
Il medico Roberto Marescotti, originario di Copparo (nel Ferrarese) è morto il 18 gennaio a causa del coronavirus. Era stato uno dei protagonisti dei “No paura day“, le manifestazioni che riunivano la comunità locale contraria al vaccino. Era ricoverato da quasi un mese nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sant’Anna di Cona, aveva 64 anni.
Svolgeva la professione di medico all’ospedale del Delta, a Lagosanto. Tuttavia, date le sue posizioni spesso in disaccordo con direttive sanitarie anti-pandemia, era stato sospeso per un certo periodo. Definiva i virologi “pseudoscienziati” e aveva pubblicato un romanzo fantasy dal titolo “Un mostro chiamato virus”. Si era ammalato a dicembre e le sue condizioni erano peggiorate nelle settimane successive.
Durante le sue partecipazioni alle manifestazioni di Ferrara si era mostrato critico in particolare nei confronti del green pass, mentre aveva espresso fiducia nelle terapie domiciliari. Per questo, scrive il Corriere di Bologna, era diventato a livello locale, un medico vicino ai no vax.
Articolo aggiornato il 24 gennaio alle ore 15.03