L’imposizione di misure come la necessità di presentare un test negativo o le quarantene non dipenderà più dalla provenienza geografica del viaggiatore, ma alla situazione del viaggiatore: vaccinazione, guarigione o test (sempre 72 ore per i molecolari, 24 e non più 48 per gli antigenici). Le persone che sono state vaccinate, che hanno superato la malattia o che hanno un test con esito negativo potranno quindi muoversi liberamente, non importerà la provenienza. Questi alcuni dei cambiamenti alle regole per i viaggi all’interno dell’Unione Europea che si prepara così a fare un passo verso un nuovo modello di gestione della pandemia. L’obiettivo è ritirare le restrizioni generalizzate finora utilizzate per contenere il Covid-19.

Il testo della raccomandazione concordato dagli ambasciatori Ue e anticipato dal quotidiano spagnolo El Pais in vista del Consiglio affari generali del prossimo 25 gennaio si concentrerà sull’eliminazione dell’approccio della “area geografica di provenienza dei viaggiatori”, superando cioè il sistema delle mappe di contagio che resteranno “solo a livello informativo”. Viene confermata inoltre a 9 mesi la validità del Green Pass. La mappa di incidenza che raccoglie i casi degli ultimi 14 giorni, predisposta dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie e che finora ha determinato le possibilità di spostamento, continuerà ad essere aggiornata settimanalmente, ma avrà un carattere meramente informativo.

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