“E’ una possibilità che ci si orienti in questa direzione, e, di fatto, trova il suo razionale, proprio anche riprendendo le parole che sono state dette, sull’elevata contagiosità, tant’è che la previsione che veniva fatta era quella di una percentuale assai elevata di persone nel nostro Continente che sarebbero state poi, alla fine, infettate”. Così a e-VENTI, su Sky Tg24, Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, rispetto al fatto che Omicron, secondo quanto dichiarato dal responsabile dell’Oms per l’Europa Hans Kluge, possa rappresentare la fine della pandemia in Europa. “Però – ha proseguito – non dimentichiamoci anche la possibilità che emergano altre varianti: questa è la ragione per cui” è giusto ribadire “l’importanza, da un lato, di avere prudenza e rispetto di quella che è una responsabilità nei comportanti individuali”, e, “dall’altra, di promuovere sempre di più quella che è la diffusione di una campagna vaccinale nei Paesi che hanno avuto, ad oggi, meno possibilità di noi di poter offrire dosi di vaccino ai loro abitanti”.