Ingressi scaglionati per fasce orarie, con cinquanta grandi elettori ammessi in Aula per volta. Procedure anti-Covid, tra disinfettanti per igienizzare le mani prima e dopo l’ingresso in cabina elettorale – sotto la supervisione del questore di Palazzo Madama Antonio De Poli (Udc) – e l’uso di matita monouso. Poi, dopo aver votato, l’uscita, obbligata, alla destra della presidenza, dove siedono Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Così, in un’atmosfera quasi silenziosa, si è aperta a Montecitorio la prima votazione del Parlamento in seduta comune per la scelta del prossimo presidente della Repubblica.
Il primo a votare è stato il fondatore della Lega e senatore Umberto Bossi, tornato per l’occasione in Aula, così come anticipato all’attuale segretario, Matteo Salvini, nel corso di un incontro a Gemonio, lo scorso fine settimana. In sedia a rotelle, il Senatùr è stato quindi il primo a entrare nella nuova ‘cabina elettorale’ allestita , causa Covid – al posto dei tradizionali ‘catafalchi’.
Dopo Bossi hanno votato altri quattro senatori costretti in sedia a rotelle (il forzista Piergiorgio Cortellazzo, Matteo Dall’Osso di Coraggio Italia, Lisa Noja di Italia Viva e Leonardo Penna del M5S), poi la senatrice a vita Elena Cattaneo, in stampelle dopo essere stata vittima di uno scippo a Milano. Assenti i senatori a vita Giorgio Napolitano e Carlo Rubbia, mentre erano presenti e hanno votato Liliana Segre, Mario Monti e Renzo Piano.
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