Leonardo perde in borsa il 4,5% a 6,3 euro ad azione a fronte di un rialzo generale dell’indice di piazza Affari dell’1%. Ad affossare il titolo è la notizia riportata da agenzie di stampa internazionali, secondo cui l’Autorità anti-corruzione del Kuwait ha deferito due alti ufficiali della Difesa kuwaitiana nell’ambito di un’ indagine legata alla maxicommessa siglata nel 2016 per la fornitura al Paese di ventotto Eurofighter Typhoon. Le notizie rese note ieri nel Paese, dopo quanto già emerso circa un anno fa, non chiamano in causa la società italiana ma si limitano al presunto ruolo dei due militari su una ipotesi di costi gonfiati.

Intanto la commessa record, annunciata nel 2016 dagli allora vertici come “il più grande contratto firmato da Finmeccanica”, con la società italiana (ora Leonardo) nel ruolo di capofila del consorzio europeo Eurofighter, procede regolarmente: Leonardo ha comunicato di recente, lo scorso 14 dicembre, di aver consegnato al Kuwait i primi due Eurofighter Typhoon dei ventotto destinati alla forza aeree del Paese. Il gruppo Leonardo, controllato al 30% dal Tesoro, fornisce il radar avanzato montato sul jet da combattimento sull’aereo.

Il gruppo guidato da Alessandro Profumo ha diffuso una nota per chiarire che la società “non è oggetto di un’ indagine giudiziaria in relazione al programma” Eurofighter Kuwait. “In conseguenza di alcuni rumors, Leonardo intende precisare – si legge ancora in una nota – che il programma Eurofighter con il Kuwait sta procedendo in linea con le aspettative e con successo sul fronte delle consegne, delle milestones contrattuali e degli incassi”. Rassicurazione che non ha convinto per ora i mercati che temono comunque un rallentamento del programma,

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