C’è molto più famiglia Aponte che Lufthansa nell’offerta per rilevare la quota di maggioranza di Ita Airways. La compagnia tedesca ha ribadito di essere per ora interessata soprattutto ad una partnership commerciale, lasciando intendere che l’eventuale investimento nel capitale, se ci sarà, sarà molto modesto. Interpellata da Il Sole 24 Ore Lufthansa ha precisato che “solo Msc ha manifestato interesse ad acquisire una quota di maggioranza di Ita. Lufthansa, come ha sempre detto, è interessata ad essere solo partner commerciale e industriale di Ita, non ad acquisire una partecipazione azionaria“. In una successiva comunicazione riportata dall’agenzia bloomberg la compagnia tedesca ha affermato di valutare “anche l’ipotesi di una partecipazione azionaria”. Il pallino sembra comunque per ora in mano a Gianluigi Aponte, imprenditore di Sorrento che risiede in Svizzera, finanziariamente molto solido (208esimo uomo più ricco del mondo) e alla guida del gruppo crocieristico Msc.
Difficile cogliere quali siano le possibili sinergie tra flotta navale e flotta aerea. Il riferimento ai cargo e al trasporto di turisti negli scali per crocieristi lascia il tempo che trova. Fonti vicine al dossier parlano di un valore dell’operazione su Ita tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro. Cifra che però, pur con tutta la buona volontà, non si capisce però bene come e da dove venga fuori. La capitalizzazione dell’intera Lufthansa è ad esempio si 7 miliardi di euro. Certo è che l’offerta, subordinata a una due diligence che durerà fino a 90 giorni lavorativi, toglie le castagne dal fuoco al governo guidato da Mario Draghi, in un momento particolarmente delicato per il presidente del Consiglio.
Dalle due audizioni davanti alla commissione Trasporti della Camera dei vertici di Ita è emerso che la compagnia ha ricavi del 50% al di sotto del piano industriale e ha perso 170 milioni di euro in due mesi e mezzo di vita. Dati che sicuramente non hanno messo in bella luce il progetto Ita nato sotto la regia del governo Draghi. Nelle stesse audizioni il presidente Alfredo Altavilla aveva smentito le voci che parlavano di un interessamento di Lufthansa definendo prematura qualsiasi concreta ipotesi di alleanze. Il manager aveva rimandato al consiglio d’amministrazione della compagnia del 31 gennaio prossimo per avere qualche elemento in più e ragionare sull’ingresso di nuovi soci oltre al Tesoro, ad oggi titolare del 100% del gruppo. Non è comunque detto che l’offerta Aponte-Lufthansa vada in porto. Gli offerenti hanno preso tempo, avranno circa 4 mesi di tempo per trattare il dossier in esclusiva e analizzare la “data room”, ossia i dati sensibili e riservati del gruppo. Il responso finale arriverà insomma a maggio, a quel punto avremo anche un nuovo presidente della Repubblica.