Ad organizzare la conference prevista per mercoledì è stato Vincenzo Trani, fondatore di Delimobil, la società di car sharing nel cui cda siede Matteo Renzi. Tra i partecipanti Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, Francesco Starace di Enel, Andrea Orcel di UniCredit, Antonio Fallico, presidente Russia di Intesa Sanpaolo, e Philippe Donnet, capo del gruppo assicurativo Generali. L'incontro è stato organizzato all'insaputa del ministero degli Esteri e si svolge mentre Bruxelles e Washington cercano di concordare una linea comune contro Mosca
Mentre crescono le tensioni tra Cremlino, Stati Uniti ed Europa in relazione alla crisi ucraina e i paesi occidentali lavorano a un pacchetto di sanzioni economiche, per mercoledì è in programma una conference call tra i vertici di alcune delle maggiori aziende italiane tra cui Eni, Pirelli e Generali e il presidente russo Vladimir Putin per discutere dei legami economici bilaterali. La notizia non è passata inosservata. Il Financial Times dedica all’incontro l’apertura del suo sito. Il quotidiano londinese ricorda come l’incontro si svolgerebbe mentre Europa e Stati Uniti cercano di concordare una linea comune nei confronti di Mosca. Germania, Francia e Italia sono i paesi più prudenti sulle ipotesi di sanzioni punitive nei confronti della Russia. La data dell’incontro era stata concordata a novembre, all’insaputa della Farnesina, scrive il Ft. Gli organizzatori sono Camera di Commercio Italia-Russia e Comitato Affari Italo-Russo. La prima è presieduta da Vincenzo Trani, fondatore di Delimobil, società di car sharing con sede in Lussemburgo e attività in Russia di cui è consigliere il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Che a novembre era volato a New York per partecipare alla quotazione, rinviata in extremis.
Secondo il quotidiano finanziario tra i partecipanti ci sono Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni; Francesco Starace, amministratore delegato di Enel; Andrea Orcel, amministratore delegato del gruppo bancario UniCredit; Antonio Fallico, presidente Russia di Intesa Sanpaolo, la più grande banca italiana; e Philippe Donnet, capo del gruppo assicurativo Generali. Tra i presenti figurano anche figure di spicco delle società statali russe tra cui il capo del colosso petrolifero Rosneft Igor Sechin e Kirill Dmitriev, capo del Fondo di investimento diretto russo. Un funzionario del governo italiano ha affermato che l’evento è stato “un’iniziativa privata che non prevede la partecipazione di personalità legate alle istituzioni pubbliche”. Gli organizzatori hanno affermato che l’evento andrà avanti indipendentemente dalle tensioni geopolitiche come occasione per mantenere il dialogo.
Il comitato d’affari italo-russo, istituito con il supporto dei governi russo e italiano, è co-guidato da Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato del produttore di pneumatici Pirelli, e Dmitry Konov, capo del produttore petrolchimico Sibur. Lunedì scorso il presidente del Consiglio Mario Draghi ha partecipato ad una videoconferenza con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e gli alleati della Nato per discutere della risposta occidentale al rafforzamento militare della Russia. Nell’occasione Draghi ha affermato che i legami commerciali rendono difficilmente percorribile l’ipotesi di gravi sanzioni. Posizione che era già stata espressa dal presidente del Consiglio in precedenti occasioni.