Giuseppe Conte sta facendo un ottimo lavoro politico, evitando la sovraesposizione mediatica dei vecchi tempi e battendosi con tutte le sue forze e argomentazioni con i leader delle forze politiche.
E questo lavoro, giorno dopo giorno, porta buoni risultati.
In questo ore il M5S non solo è riuscito a liberare il campo da Berlusconi ma anche da percorsi obbligati, rimettendo al centro la democrazia parlamentare e la qualità delle istituzioni. Il M5S, con la determinazione dei suoi 235 grandi elettori, può dare il più grande contributo per uscire dalla contrapposizione tra destra e sinistra, spingendo per un nome super partes apprezzato da tutti i cittadini, perché sul nome del Presidente della Repubblica non deve e non può sventolare la bandiera di una fazione in gioco perché questa scelta metterebbe a rischio la prosecuzione del governo nel pieno dell’emergenza sanitaria, della ripresa e dell’utilizzo delle risorse europee.
Il tutto, mentre i cittadini attendono uno scostamento di bilancio per dare risposte alle difficoltà economiche di questo inizio anno dovute all’aumento dei contagi, così come attendono che si riprendano subito le attività legislative per risolvere il problema della cedibilità dei bonus nell’edilizia green, delle assunzioni sospese nella scuola, del sostegno agli autonomi e alle piccole e medie imprese, della riduzione dei costi delle bollette.
Tutte misure che hanno un’urgenza e che non possono permettersi cambi di governo che richiedono almeno tre mesi per diventare operativi per i cittadini.
E anche lo sforzo del centrodestra di fare alcuni nomi di alto profilo è un risultato del capace lavoro di mediazione di Giuseppe Conte, tessitore di un percorso che ridia onore e fiducia alle istituzioni. Conosciamo la politica abbastanza per sapere che il rischio di proposte indigeribili è sempre dietro l’angolo e il lavoro per sventarlo e faticoso e paziente. Man mano che si alza il profilo della politica, i muri e gli steccati possono cadere più facilmente da una parte e dell’altra, perché è importante che si lavori a un risultato che non vuole piegare le istituzioni al proprio tornaconto.
Perché la sfida è sottrarre le forze politiche ad ogni tipo di calcolo personale e giochi di potere. Spazi a personalismi da vecchia repubblica e tattiche da lingua biforcuta sono gravi e danneggiano gli italiani e le persone di alto profilo che potrebbero o già rappresentano l’Italia nel mondo. È per gli italiani che in questo momento il M5S sta tenendo i nervi saldi e la barra dritta. Dobbiamo farcela a tutti i costi e lo faremo in modo compatto. Abbiamo sempre mostrato unità nelle elezioni del Presidente della Repubblica ed è quello che stiamo facendo anche ora.
Una strada segnata e un percorso serio che qualcuno sottovaluta perché influenzato da chi sussurra al potere, da chi sussurra ai retroscenisti, da chi utilizza il potere dei media e dei gruppi economici per obbligare al pensiero unico e alla strada senza uscita, ma la democrazia ha la sua potenza perché può determinare il proprio destino e scrivere la storia su un pezzo di foglio bianco.
Giuseppe Conte è determinato a scrivere una bella pagina di politica italiana senza farsi distrarre dalle bizze e dai dissensi quotidiani di chi è concentrato sul proprio ombelico e non sul destino dei cittadini italiani. La lealtà che ha nei confronti degli italiani dovrà trascinare tutte le altre forze politiche alla stessa lealtà e onore nei confronti delle istituzioni.