Lungo siparietto, nello speciale del TgLa7 dedicato alla elezione del presidente della Repubblica, tra il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, il direttore Enrico Mentana e l’inviato Paolo Celata.
Quest’ultimo esordisce nella sua intervista con una domanda sarcastica al senatore toscano sul passaggio dell’attaccante serbo Dusan Vlahovic dalla Fiorentina alla Juventus: “La Fiorentina è diventata serbatoio della Juventus”.
Ma Renzi non la prende bene: “Siamo in diretta e non posso dire parolacce. Su Vlahovic non si scherza, Celata. Ora mi fai veramente girare le scatole. Parla del Quirinale, fatti la maratona e non ci stressare. Oggi è giorno di lutto. Ma basta, è possibile che vadano tutti alla Juve, porca miseria?”.
Successivamente risponde in merito alle domande sul Quirinale, respingendo con forza i rumors secondo cui gli sarebbe stata offerta la presidenza del Senato in cambio dei voti di Italia Viva per Elisabetta Casellati alla presidenza della Repubblica: “È un’ipotesi che non esiste. Io penso di essere il politico più antipatico d’Italia, quello che sta più sulle scatole a tutti. Ma c’è una cosa che sanno di me anche quelli che mi odiano: io non faccio mai battaglie per avere un posto. L’ho dimostrato con la vicenda di Conte. Vi sembro uno che dà i propri voti sulla base di uno scambio? Tra l’altro, nessuno mi ha offerto la presidenza del Senato. Ma per favore. Pensate tutto il male possibile su di me, ma io queste cose non le faccio. Piuttosto faccio una battaglia a viso aperto, mi sfracello contro un muro o sfracello qualcun altro, com’è successo, ma non farò mai queste cose”.
Renzi, poi, si rivolge a Mentana: “Direttore, spenda una parola per me. Lei sa che ho mille limiti, ma ‘sta roba non la faccio”.
“No, no, per carità, mi sorprenderebbe”, commenta Mentana.
“La colpa è di Celata – ironizza il capo di Italia Viva, incespicando nella pronuncia della parola ‘stalkerizzare’ – Lui è in ansia da prestazione, lei lo stalkerizza”.
“Non si avventuri con l’inglese“, replica il direttore del TgLa7.
“First reaction: shock. Shish“, risponde Renzi che nel finale ironizza nuovamente con Mentana intimandogli il celebre monito rivolto a Letta, “Enrico stai sereno”.