La Russia di Vladimir Putin continua a infierire su Alexei Navalny e il suo entourage. Dopo che ieri il principale oppositore russo a Vladimir Putin, in carcere da più di un anno, è stato inserito nella lista dei terroristi ed estremisti redatta dall’ente Rosfinmonitoring, il servizio federale per il monitoraggio finanziario, oggi è scattato un mandato d’arresto per suo fratello, Oleg, che tempo fa era stato condannato a un anno di reclusione per avere organizzato una manifestazione contro l’arresto del fratello. Sentenza che, all’epoca, era stata sospesa.

Oggi, però, il ministero dell’Interno ha dato ordine di portare in carcere anche Oleg Navalny su richiesta del Servizio penitenziario federale, affermando che il fratello del più famoso attivista ha violato le regole della sorveglianza. Al momento non è chiaro se Oleg Navalny si trovi in Russia o sia riuscito a fuggire all’estero. Il suo avvocato difensore ha spiegato che il mandato è stato spiccato dopo che, in seguito a un controllo, l’uomo non è stato trovato all’interno della sua abitazione: “È stata fatta un’ispezione nel suo luogo di residenza e, a quanto pare, non l’hanno trovato lì”, ha dichiarato Nikos Paraskevov a Interfax, aggiungendo di non essere a conoscenza di dove si trovi il suo assistito.

Ieri, invece, a colpire il movimento che fa capo al blogger dissidente era arrivata la notizia dell’inserimento del suo nome nella lista dei terroristi ed estremisti del Paese. Destino condiviso con 6 suoi collaboratori, tra cui il più conosciuto è Lyubov Sobol.

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