Sono 155.697 i nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 rintracciati nelle ultime 24 ore a fronte di 1.039.756 di tamponi processati, di cui 805.655 test antigenici rapidi. L’incidenza resta quindi attorno al 15%, mentre quella dei soli molecolari è al 22,1%. Ancora alto il numero di decessi: 389, di cui 43 relativi ai giorni precedenti ma comunicati solo oggi in larga parte dalla Sicilia. La buona notizia arriva dalla flessione del totale dei ricoverati, sia in area medica che in terapia intensiva.
Il saldo ingressi-uscite, infatti, fa registrare un calo di 148 posti letto occupati nei reparti ordinari e di 20 nelle rianimazioni, dove gli ingressi sono stati 125. Ad oggi quindi sono 19.853 i ricoverati con sintomi e altri 1.645 pazienti Covid vengono assistiti in intensiva: l’andamento degli ultimi giorni segna un sostanziale arresto della crescita. Da lunedì, infatti, i posti letto occupati in più nei reparti sono 226, negli stessi quattro giorni della scorsa settimana il saldo fu +940. In calo anche gli ingressi in rianimazione, passati da 561 a 480, ed è ormai piegata anche la curva dei nuovi casi (da 676.524 a 591.113). Salgono ancora invece i decessi, passati da 1.486 a 1.636. Negli ultimi 4 giorni, insomma, sono morte più di 400 pazienti Covid ogni 24 ore.
Con 25.098 nuovi casi la Lombardia resta la prima regione per incremento quotidiano, seguita da Veneto (18.998) ed Emilia Romagna (16.142). Oltre diecimila positivi scovati anche in Lazio (13.467), Toscana (12.357), Campania (12.135) e Piemonte (11.089). La Puglia riporta 8.117 contagiati, le Marche 6.152, la Liguria 5.388 e il Friuli Venezia Giulia 5.080. Da inizio pandemia sono 10.539.601 i casi accertati di infezione: in 7.687.989 sono guariti o sono stati dimessi (+166mila in 24 ore) e altri 145.159 sono deceduti. Gli attualmente positivi sono 2.706.453, di cui 2.684.955 in isolamento domiciliare.