Parliamo ora dei tre titoli in uscita il 27 gennaio. Il primo, La notte più lunga dell’anno, diretto da Simone Aleandri, punta la sua fotografia acida su una città poco ritratta dal cinema: Potenza. Le stratificazioni urbane di scale mobili, colline e tangenziali fanno da sfondo algido e severo al pastiche ordito dallo sceneggiatore lucano Andrea Di Consoli. “Siamo democristiani, senza neanche il bisogno di chiedere scusa” dice il politico in fuga di Massimo Popolizio, protagonista di uno dei quattro fili narrativi che si sfiorano nella notte del titolo.
Le lucine di Natale non scaldano abbastanza un’atmosfera da provincia dei vinti. Ambra Angiolini impersona una quarantenne bella depressa sul cubo di una discoteca e un padre furbacchione che fuma di nascosto: Alessandro Haber. Luigi Fedele fa il giovane amante di una moglie fedifraga, Anna Ammirati, mentre Francesco Di Napoli capeggia un trio di giovinastri senza meta. Ricorda a sprazzi L’ultimo capodanno di Marco Risi, ma siamo lontani. Cast impeccabile su personaggi dalle vite inconcludenti, ma in fin dei conti anche il film conclude poco. Il finale tronco non è male, ma il poetico abbozzo di terzo atto non è il massimo.