Il farmaco orale antivirale "si è dimostrato efficace nel ridurre dell’88% il rischio di ospedalizzazione e morte", spiega la Commissione Tecnico Scientifica dell'Agenzia. "E' indicato per il trattamento di pazienti adulti con infezione recente e malattia lieve-moderata che non necessitano ossigenoterapia e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio"
La Commissione Tecnico Scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco ha definito i criteri di utilizzo del medicinale Paxlovid, farmaco antivirale orale per la cura del Covid-19 della Pfizer, che ha ottenuto giovedì il via libera dell’Ema. Il farmaco aveva già avuto nel dicembre 2021 il parere favorevole della Commissione per la distribuzione in emergenza e sarà disponibile dalla prima settimana di febbraio 2022.
Il farmaco orale antivirale, “che nello studio registrativo si è dimostrato efficace nel ridurre dell’88% il rischio di ospedalizzazione e morte, è indicato per il trattamento di pazienti adulti con infezione recente da SARS-CoV-2 con malattia lieve-moderata che non necessitano ossigenoterapia e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 severa”, scrive la commissione. Il trattamento “deve essere iniziato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi per 5 giorni”.
Le modalità per la selezione dei pazienti e per la prescrivibilità e distribuzione del farmaco, precisa Aifa, “saranno le stesse già stabilite per l’altro antivirale orale (molnupiravir)”, prodotto da Merck, che è già disponibile in Italia dal 4 gennaio ma ha dimostrato un’efficacia ridotta rispetto ai primi dati. E’ previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio, che sarà accessibile sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco.