“Uno spettacolo poco edificante”. Alessandro Di Battista commenta così il ruolo della politica in questa travagliata elezione del presidente della Repubblica. A Milano per partecipare a un evento antimafia, l’ex deputato del Movimento 5 stelle dice di apprezzare l’operato di Giuseppe Conte che “sta provando in ogni modo a evitare che Draghi diventi presidente della Repubblica”. Un’opzione, questa, ritenuta da Di Battista “più che probabile”: “È una vergogna che vi sia un presidente del Consiglio che invece di impegnarsi per risolvere i problemi ambisca al Quirinale”, commenta.
“In questo modo l’Italia dovrebbe formare il terzo governo in meno di un anno – aggiunge – e saremmo così l’unico Paese occidentale che, in piena pandemia, dovrebbe pensare alla formazione di un nuovo governo. È una vergogna alla quale ci costringerebbe l’ambizione di questo messia che messia non è”, taglia corto.
Secondo Di Battista, dopo il tentativo del centrodestra di far eleggere la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, la senatrice dovrebbe dimettersi “sia per essersi prestata, da seconda carica dello Stato, a un indecoroso gioco di parte, ma anche per quel comportamento osceno con il cellulare mentre vengono contate le schede”.
Per l’ex del Movimento nomi adatti a ricoprire la carica di presidente della Repubblica sarebbero quelli di Gustavo Zagrebelsky o Lorenza Carlassare ma anche quello del pm Nino Di Matteo. “Io penso – conclude – che un presidente della Repubblica debba essere essenzialmente un garante della Costituzione. Adesso, invece, si parla di tutto tranne che di questo”.