L'artista ha contratto il Covid a dicembre ed è stato ricoverato in ospedale. Secondo quanto detto dalla sua addetta stampa in Messico, Claudia Lopez Ibarra, sentita dall'Ap, il cantautore era stato vaccinato ed è stato contagiato "negli Stati Uniti quando era presente la variante Delta"
Il cantautore argentino Diego Verdaguer è morto a causa di “complicanze legate al Covid19″. L’artista autore di diversi successi come “Corazon de papel“, “Yo te amo” e “Volvere“, che hanno venduto quasi 50 milioni di copie, aveva 70 anni. A dare la notizia la sua casa discografica, la Diam Music.
Verdaguer, naturalizzato messicano-argentino, era spostato con la cantante Amanda Miguel. “Con assoluta tristezza, mi dispiace informare i suoi fan e amici che oggi mio padre ha lasciato il suo bel corpo per continuare il suo percorso e la sua creatività in un’altra forma di vita eterna”, ha detto sua figlia Ana Victoria. “Mia madre, io e tutta la famiglia siamo immersi in questo dolore, quindi apprezziamo la tua comprensione in questi tempi difficili”, ha continuato.
Verdaguer ha contratto il Covid a dicembre ed è stato ricoverato in ospedale. Secondo quanto detto dalla sua addetta stampa in Messico, Claudia Lopez Ibarra, sentita dall’Ap, il cantautore era stato vaccinato ed è stato contagiato “negli Stati Uniti quando era presente la variante Delta”. Verdaguer viaggiava spesso negli Usa soprattutto dopo la nascita del nipote che vive a Los Angeles.
Nato a Buenos Aires il 26 aprile 1951, il debutto da solista avviene a soli 17 anni con il singolo “Lejos del amor”. Al primo successo ne sono seguiti altri, come “Yo te amo” e “Volvere”. Si trasferisce in Messico nel 1980, terra a cui è particolarmente legato e alla quale dedica più album tra cui il suo “Mexicano hasta las Pampas”, nominato per due Latin Grammy. Nel 2019 è stato premiato dalla Società messicana degli autori e dei compositori con un premio speciale per i suoi 50 anni di carriera.