“Come cambia il rapporto con Giuseppe Conte e il M5s dopo le trattative sul Quirinale? È evidente che in questi giorni ci sono state frizioni con tutte le forze politiche e anche all’interno della coalizione, ma la nostra coalizione esce da questa prova come una coalizione che resiste e in parte rafforzata. Ci sono stati chiarimenti, necessari, ma per me sufficienti”. A rivendicarlo il segretario del Pd, Enrico Letta, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, commentando i retroscena sugli scontri con il presidente pentastellato nel corso delle trattative per il Quirinale. Non ultimo quello sul nome di Elisabetta Belloni, prima avanzata dai leader e poi bruciata via stampa, attaccata da Renzi, Fi e LeU. “Ieri sera c’è stato un corto circuito mediatico che ha reso complessa la gestione della vicenda”, ha aggiunto Letta, in riferimento alle dichiarazioni di ieri sera del leader del M5s, Giuseppe Conte, che aveva schierato il Movimento a favore di una candidatura femminile, così come fatto da Salvini, mentre salivano le quotazioni della stessa Belloni. “Ma oggi tutto è stato chiarito sufficientemente, almeno per quanto mi riguarda”, ha continuato Letta, precisando: “Sì, mi fido di Conte“.
Lo stesso Conte, poco dopo, nel corso della conferenza stampa ha negato trattative private condotte dal M5s con la Lega, sia sul nome della Casellati prima, poi su quello di Belloni. “L’ho detto più volte: trattative riservate non significa percorsi opachi e poco trasparenti”, ha sottolineato lo stesso Conte. E ancora, attaccando: “Sono state scritte delle schifezze” sul fatto che “avrei fatto accordi”, ad esempio per Casellati, ma io non ho mai fatto accordi sottobanco“, ha aggiunto. E ancora, in merito al presunto asse gialloverde con la Lega durante le trattative: “Non diciamo fesserie, i nomi su cui abbiamo trattato per il Colle sono sempre stati condivisi da Pd e Leu“, si è difeso, precisando di aver “avuto l’incarico di negoziare con il centrodestra”. Allontanando così il pericolo che il rapporto con il Pd si possa essere incrinato: “Le parole del segretario del Pd Enrico Letta scacciano questa possibilità”, ha concluso.