Il Partito Socialista portoghese del primo ministro uscente Antonio Costa è in vantaggio alle Politiche sui rivali di centrodestra del Partito Social Democratico con una forbice di consensi tra il 37 e il 42% contro il 30-35. A dirlo è l’exit poll diffuso dalla televisione pubblica Rtp a urne chiuse. Cresce l’estrema destra di Chega, che dall’1,29% delle legislative precedenti (2019) potrebbe salire fino al 5-8%. Il Portogallo è andato a elezioni anticipate dopo che a novembre era caduto il governo Costa che era stato sostenuto dal 2015 da una maggioranza tutta di sinistra, compresi i comunisti e i verdi, un patto chiamato la geringonça (che più o meno significa “marchingegno”), un’intesa che tra compromessi e astensioni aveva portato il Paese verso una solida crescita economica e ad essere esempio di stabilità in Europa anche senza politiche di rigore o di austerità.
Il Partito Socialista di Costa in generale migliora il risultato delle precedenti legislative del 2019 e potrebbe anche raggiungere la maggioranza assoluta in Parlamento con 116 seggi, secondo l’exit poll elaborato dall’Università Cattolica Portoghese per Rtp. Il principale rivale di Costa, Rui Rio del Partito Social Democratico, rimane invece distante nonostante i sondaggi della vigilia lo indicassero quasi alla pari. Risultati che, se confermati, permetterebbero al primo ministro uscente di esplorare possibilità concrete di formare un governo.
Appare in forte crescita Chega, partito in sintonia con diverse forze conservatrici europee, tra cui anche la Lega e Fratelli d’Italia: potrebbe ottenere tra 7 e 13 seggi, mentre nell’ultima legislatura ne deteneva solo uno, diventando così la terza formazione politica in Parlamento. Segue l’altro partito di centrodestra di Iniciativa Liveral, con il 4-7% dei voti e tra 5 e nove deputati, mentre le due formazioni che hanno composto la coalizione di governo fino a novembre e che hanno bocciato la Finanziaria causando il ritorno al voto, il Bloco de Esquerda e il Partito Comunista insieme ai Verdi, rischiano di perdere diversi seggi.