"Un secondo mandato nel nome dell’'interesse della Nazione", titola il francese Le Monde. Mentre il New York Times definisce il presidente il “guardrail” della "oscillante" democrazia italiana. Anche dalla Cina guardano a Roma, mentre per la tedesca Sueddeutsche Zeitung "la rielezione di Mattarella assicura la sopravvivenza del governo Draghi"
Secondo la stampa francese e tedesca, con la rielezione di Sergio Mattarella l’Italia si è garantita una stabilità messa a rischio dai tumulti tra i partiti sulle numerose candidature presentate nella sei giorni del Quirinale. I belgi si concentrano sul ‘sacrificio’ del presidente che nei mesi scorsi aveva più volte ribadito la sua volontà di terminare il suo mandato. E anche la stampa cinese ha puntato gli occhi su Roma nei giorni scorsi, parlando del Capo dello Stato come di colui che ha risolto uno stallo all’apparenza insuperabile. Sono diverse ma tutte comunque positive le reazioni della stampa straniera dopo la rielezione di Mattarella al Quirinale per i prossimi 7 anni.
“Sergio Mattarella rieletto presidente in Italia, un secondo mandato nel nome dell’’interesse della Nazione“, è ad esempio il titolo di Le Monde, secondo il quale “scartate una dopo l’altra le altre piste, rimaneva soltanto da chiedere al presidente uscente di restare in carica per altri 7 anni, nonostante il suo auspicio di non ripresentarsi, all’età di 80 anni”.
Il quotidiano conservatore, Le Figaro, sostiene che la rielezione “consentirà di assicurare la stabilità del tandem Mattarella-Draghi che da un anno gestisce il risanamento dell’Italia. E ciò dopo le folli giornate in cui, fra colpi di scena e clamorosi rovesci che hanno bruciato una buona decina di candidati virtuali con il gioco dei veti incrociati, tutta la classe politica italiana, di destra e di sinistra, è uscita totalmente esausta e frammentata, senza più strategia per uscire dalla paralisi”. Il progressista Liberation sottolinea “l’incapacità dei partiti a dialogare per trovare un’altra soluzione consensuale, fra colpi bassi, tradimenti e difficoltà dei leader a controllare le loro truppe, l’opinione pubblica italiana ha assistito per una settimana a uno spettacolo pietoso che rischia di lasciare tracce nelle differenti coalizioni”.
In Germania, Handelsblatt si chiede però quanto esca forte, dal caos della settimana appena trascorsa, il governo di Mario Draghi. “La rielezione di Mattarella assicura la sopravvivenza del governo Draghi“, ha titolato nella tarda serata di ieri la Sueddeutsche Zeitung aggiungendo che “il Parlamento italiano ha bisogno che Sergio Mattarella torni in carica in modo che Draghi resti premier. Chi sono i vincitori e gli sconfitti di questa grottesca manovra elettorale?”, si chiedono. E ricordano che la figura di Draghi fa da “garante” in Europa per la spesa degli oltre 200 miliardi del Recovery e che la sua uscita dal governo avrebbe provocato dei problemi anche con Bruxelles.
Anche in Belgio occhi puntati sul Parlamento italiano e soprattutto sul sacrificio fatto dal Capo dello Stato: “Il Presidente della Repubblica italiana ha accettato suo malgrado di succedere a se stesso”, scrive il quotidiano Le Soir. “Dopo una settimana febbrile di voti abortiti in Parlamento, di schede bianche, di candidature respinte poco dopo la loro presentazione, i 1009 grandi elettori incaricati di scegliere il nuovo capo dello Stato sono stati costretti a prendere atto della propria completa impotenza“, aggiunge.
Un voto parlamentare “farsesco”, caratterizzato da “profonde divisioni”. Ecco cosa emerge dall’elezione secondo il Guardian. Il giornale britannico sottolinea che la decisione arriva “dopo sei lunghi giorni di inutili negoziazioni clandestine tra i partiti litigiosi nella maggioranza di governo e otto turni di votazione”.
Guardando al di là dell’Atlantico, è dura l’analisi del New York Times secondo cui Mattarella è il “guardrail” della “oscillante” democrazia italiana. “L’elezione di Mattarella, 80 anni e riluttante a servire di nuovo, dopo sei giorni disastrosi di voti segreti nei quali la coalizione di governo non ha trovato l’accordo attorno a un nuovo candidato, ha rivelato la politica litigiosa e le alleanze fatiscenti che si nascondono appena sotto la superficie del governo di unità nazionale d’Italia”, scrivono. Punto di vista simile a quello del Washington Post che sottolinea la difficile decisione del presidente della Repubblica che “qualche giorno fa aveva mostrato gli scatoloni già pronti per il trasloco”.
Attenzione al voto sulla Presidenza del Consiglio anche in Cina. L’epilogo, sottolinea Cgtn, il canale in lingua inglese del network statale Cctv, ha risolto lo stallo venutosi a creare tra le forze politiche: “La sua candidatura è emersa in modo prominente al termine di una settimana tesa in cui i due principali blocchi, centrosinistra e centrodestra, non sono riusciti a concordare una diversa soluzione comune”. Di conseguenza, dopo sette turni di votazione con risultati inconcludenti e con “profonde fratture all’interno di entrambe le coalizioni”, i vertici dei maggiori partiti “hanno riconosciuto lo stallo e hanno concordato un possibile secondo mandato di Mattarella”. L’agenzia ufficiale Xinhua, invece, ha riferito che, dopo un breve colloquio con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, Mattarella si è reso disponibile per un secondo mandato, consentendo anche allo stesso premier di gettare le basi per portare avanti la sua azione di governo.