Sale ancora il prezzo dei carburanti che secondo i dati del ministero dello Sviluppo economico sfonda gli 1,8 euro al litro come costo medio della benzina. Si tratta del prezzo in modalità self e mostra un incremento di 2 centesimi rispetto a 1,788 euro di venerdì. Il prezzo, tra i diversi marchi, oscilla tra 790 e 1,822 euro (no logo 1,778). Il prezzo medio gasolio self sale invece a 1,676 euro al litro (venerdì 1,661) con le compagnie posizionate tra 1,667 e 1,688 euro (no logo 1,659). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato va a 1,933 euro al litro (venerdì 1,918) con più di un punto vendita che supera i 2 euro. C’è un incremento anche per i prezzi praticati del Gpl, che vanno da 0,819 a 0,836 euro al litro (no logo 0,813). Infine, il prezzo medio del metano auto si posiziona tra 1,779 e 2,011 euro (no logo 1,740), con il valore minimo e massimo in crescita. Per un utilitari a benzina significa che un pieno costa circa 15 euro in più di un anno fa.
Assoutenti rileva come prezzi medi su questi valori non si vedessero dal marzo del 2013. Chiede quindi al governo di intervenire riducendo Iva e accise su benzina e diesel. Nell’ultimo anno il costo della materia prima, ossia il petrolio, è cresciuto del 63%. Tuttavia il costo del greggio incide solamente per circa un terzo del prezzo finale. Oltre il 60% del prezzo finisce in tasse (accise fisse per 0,72 euro e l’Iva del 22% che, in valori assoluti, sale con l’incremento del costo complessivo). Il resto, circa se ne va in costi di raffinazione, trasporto e distribuzione.