Crolla rispetto a sette giorni fa il numero di nuovi casi rintracciati nell’arco delle 24 ore, passando da oltre 77mila a 57.715 nel confronto tra lunedì. L’inizio della settimana conferma quindi l’inversione della curva, come dimostra anche l’incidenza al 12,1% a fronte di 478.314 tamponi processati e il netto calo anche del tasso di positività dei test molecolari. Resta invece ancora alto il numero di decessi: oggi sono contano altri 349 morti per Covid in Italia, di cui 49 relativi a giorni precedenti ma inseriti solo oggi nel bollettino da Campania (20) e Sicilia (29).

Sempre sul fronte ospedaliero, il saldo ingressi-uscite dai reparti di area medica fa segnare +296, un dato influenzato come ogni lunedì dallo scarso numero di dimissioni della domenica. Regredisce invece ulteriormente il numero di posti letto occupati in terapia intensiva: a fronte di 112 ingressi, il saldo è -9. Ad oggi nei reparti Covid sono ricoverati 19.913 pazienti con sintomi e altri 1.584 vengono assistiti in rianimazione.

In totale gli attualmente positivi sono 2.592.606, di cui 2.571.109 si trovano in isolamento domiciliare. Da inizio pandemia sono ormai quasi 11 milioni (10.983.116) i casi confermati di infezione da Sars-Cov-2. Al netto chi è positivo in questo momento, sono guariti o sono stati dimessi in 8.244.012 mentre altri 146.498 positivi sono deceduti. Durante il mese di gennaio, quello in cui la progressione di Omicron ha spiegato i suoi effetti, si sono contati 9.096 morti. A dicembre erano stati 3.471. L’aumento è quindi del 160%.

L’Emilia Romagna con 8.983 casi accertati in 24 ore è la regione con il maggior incremento quotidiano. Seguono Lazio (6.615), Piemonte (6.241), Lombardia (5.417), Campania (5.062), Veneto (4.877) e Toscana (4.109). In Sicilia i casi sono stati 3.328, in Puglia 2.638 e in altre cinque regioni più di mille (Liguria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo e Calabria).

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