E’ partito l’innovativo progetto Infinito S.D.G. (Servizi a Domicilio Gratuiti) che va incontro alle esigenze delle persone con gravi disabilità e dei loro caregiver che hanno bisogno di accedere da casa ai servizi pubblici degli ambiti territoriali. “E’ una novità assoluta per il panorama italiano ed è rivolta alle famiglie con persone non autosufficienti, non trasportabili, non collaboranti e ai loro assistenti personali” spiega a Ilfattoquotidiano.it Fabiana Gianni, l’ideatrice dell’iniziativa con un valore inclusivo e che sostiene le pari opportunità. Gianni è mamma di una ragazza con disabilità, scrive come blogger de ilFattoquotidiano.it e la sua Fondazione Villa Point onlus (che ha sede a San Felice Circeo) è riuscita a mettere a disposizione, a titolo gratuito, una serie di servizi, in particolare lo Spid. “Finora tale servizio con queste modalità operative era introvabile in Italia – sottolinea – Volevo risolvere la faccenda Spid da fare a casa per dare risposte concrete ai bisogni emersi sui territori. Grazie al Caf Patronato Lupo Tuscolana a Roma ci siamo riusciti attraverso un Protocollo d’intesa stipulato tra le parti. Ora davvero tutti, a casa propria, possono avere lo Spid” .
Perché viene richiesto lo Spid? Serve per poter accedere a tutti i servizi della Pubblica amministrazione come il portale dell’Inps, dell’Agenzia delle Entrate, le stesse app relative al Covid come ad esempio Io, servizi molto importanti per le persone fragili e le loro famiglie. Chi non può andare a fare lo Spid di persona? Si tratta, in particolare, di tutte quelle persone non autosufficienti che hanno difficoltà oggettive perché devono essere accompagnate o guidate ma che non possono recarsi nei caf/patronati o negli uffici postali. Accanto a queste persone c’è la figura del caregiver che dedicandosi alla persona con grave disabilità h24, 7 giorni su 7, vive di fatto allo stesso tempo una condizione di fragilità riflessa. “Dedichiamo questa possibilità di servizi pubblici di prossimità, del rilascio dello Spid a livello nazionale a tutte le persone in condizioni di grave disabilità. Chi non può andare nelle sedi idonee per la sua condizione è oggettivamente discriminato e privato di un servizio di cui dovrebbe essere il primo destinatario”.
Infinito S.D.G. è un progetto nazionale e con un supporto da remoto realizzato da personale competente. “Chi desidera avere l’assistenza a domicilio, si vedrà arrivare prevalentemente giovani siblings (fratelli/sorelle di persone disabili, ndr) con una formazione specifica acquisita negli anni o comunque persone formate ad hoc”. Il servizio per attivare lo Spid dal 10 gennaio è disponibile anche nell’opzione da remoto grazie al supporto specifico dei siblings, che possono coniugare oltre alla conoscenza diretta e continuativa della disabilità anche la loro sensibilità e passione. C’è un ultimo aspetto a cui Gianni tiene molto: “Ci piacerebbe che quella Pubblica amministrazione che ha creato questo vuoto/disagio chiedendo alle persone con gravi disabilità di produrre uno Spid – fondamentale requisito per accedere ai servizi di cui necessitano – e poi non ha messo in condizione queste stesse persone di beneficiarne, si affiancasse a questo progetto inedito con degli strumenti concreti di supporto e di sostegno”.