Mondo

Elezioni Portogallo, trionfo per il premier uscente Antonio Costa: maggioranza assoluta. Finita l’alleanza con l’estrema sinistra

Al termine dello spoglio, che ha comunque registrato un forte progresso della destra estrema nel Paese, i Socialisti di Costa hanno portato a casa almeno 117 seggi su 230. Un numero che permetterà loro di approvare le riforme proposte e di gestire con relativa autonomia il progetto di spesa dei fondi del Next generation Eu. "Una maggioranza assoluta non è il potere assoluto", garantisce però il socialista

Era uscito di scena dopo il ‘tradimento’ degli alleati di estrema sinistra, sembrava destinato a un pericoloso testa a testa con i Socialdemocratici di centrodestra, con la sua parabola politica che rischiava di prendere una brutta discesa. Invece, dopo lo scioglimento delle camere da parte del presidente Marcelo Rebelo de Sousa, il 5 novembre scorso, il primo ministro uscente Antonio Costa ha trionfato nelle elezioni di ieri conquistando la maggioranza assoluta e garantendosi la possibilità di governare il Paese senza dover più dialogare con l’estrema sinistra del Partito Comunista e del Bloco de Esquerda.

Al termine dello spoglio, che ha comunque registrato un forte progresso della destra estrema nel Paese, i Socialisti di Costa hanno portato a casa almeno 117 seggi su 230. Un numero che permetterà loro di approvare le riforme proposte e di gestire con relativa autonomia il progetto di spesa dei fondi del Next generation Eu. Secondo i risultati che riguardano tutte le circoscrizioni tranne quelle estere, che eleggono quattro deputati, il Partito Socialista (Ps) risulta primo con il 41,7% dei voti. “Una maggioranza assoluta non è il potere assoluto, ma un potere accresciuto – ha comunque dichiarato Costa davanti ai suoi sostenitori – È una vittoria per l’umiltà, la fiducia e la stabilità“.

Un risultato quasi insperato per lui che, con il centrodestra che veniva dato in forte crescita, sperava di conquistare almeno la maggioranza relativa per cercare di formare un nuovo governo di sinistra, con lo spettro del testa a testa elettorale dietro l’angolo. Invece, ha addirittura aumentato i propri consensi rispetto al voto del 2019 che lo aveva costretto a un’alleanza con l’estrema sinistra, la stessa che lo ha sfiduciato nel voto sulla legge di bilancio e che ne aveva provocato la caduta.

L’ex sindaco di Lisbona, 60 anni, è salito al potere nel 2015 suggellando un’unione di sinistra senza precedenti dalla Rivoluzione dei garofani del 1974, quando non aveva nemmeno vinto quelle elezioni. Ora regala al Partito Socialista la seconda maggioranza assoluta della sua storia.