Stabilite anche le date, il 22 e il 23 giugno. A seguire ogni studente dovrà anche sostenere un colloquio orale, anche questo in presenza salvo comprovate esigenze di salute. Le prove scritte peseranno fino a 40 punti, il colloquio fino a 20. Gli altri 40 punti che completano il voto in centesimi arriveranno dai crediti scolastici del triennio finale (12, 13 e 15)
Al termine di questo anno scolastico, i maturandi affronteranno due prove scritte in presenza per ottenere il diploma. Lo ha deciso il ministero dell’Istruzione, che lo sta comunicando in un’informativa ai sindacati di settore. Gli studenti dovranno sostenere due prove scritte per l’esame di maturità: si tratta del tema d’italiano con sette tracce di tre diversi tipi e una seconda prova attinente una disciplina d’indirizzo che verrà scelta dalla commissione d’esame, composta da sei commissari interni e un presidente esterno.
Stabilite anche le date, il 22 e il 23 giugno. A seguire ogni studente dovrà anche sostenere un colloquio orale, anche questo in presenza salvo comprovate esigenze di salute. Il via dunque è stato fissato per il 22 giugno, quando i maturandi dovranno affrontare la prima prova con tracce uguali per tutta Italia e la possibilità di scegliere tra la produzione di un testo che potrà variare tra analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
Il giorno seguente, invece, la seconda prova decisa dalle commissioni d’esame, così da tenere in conto il programma e i percorsi seguiti dalle singole classi nel corso della pandemia. Le prove scritte peseranno fino a 40 punti, il colloquio fino a 20. Gli altri 40 punti che completano il voto in centesimi arriveranno dai crediti scolastici del triennio finale (12, 13 e 15). Per quanto riguarda il primo ciclo, invece, sono previste due prove scritte, una di italiano e una relativa alle competenze logico-matematiche, oltre a un colloquio per valutare le competenze relative a inglese, seconda lingua comunitari ed Educazione civica. La decisione del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sarà ora vagliata dal Consiglio superiore della pubblica istruzione, tenuto a dare un parere entro i prossimi 7 giorni. Terminato l’iter amministrativo, saranno poi trasmesse alle competenti commissioni parlamentari, come previsto dall’ultima legge di bilancio.
“Le scelte di oggi rientrano nel percorso di progressivo ritorno alla normalità che stiamo realizzando”, sottolinea Bianchi sulla maturità 2022. “Non siamo ancora fuori dalla pandemia, ma già quest’anno, grazie ai vaccini e alle misure di sicurezza decise dal governo, abbiamo garantito una maggiore continuità della scuola in presenza, fin dal primo giorno. Abbiamo tenuto conto, come era giusto fare, degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi. Per questo, ad esempio, nel secondo ciclo, affidiamo la seconda prova scritta alle commissioni interne, che conoscono i percorsi personali degli studenti. Dobbiamo rimetterci in cammino verso la normalità e guardare al futuro, lavorare alla scuola che vogliamo costruire insieme”, conclude.