Se la Muti quella sera era a cena con Putin rivogliamo il nostro cachet. È il Teatro di Pordenone ha violare la quarantena sanremese attorno alla celebre attrice che presenterà il Festival 2022 assieme ad Amadeus. Nel 2010 l’interprete di celebri commedie italiane come Innamorato Pazzo e Il Bisbetico domato aveva dato la propria disponibilità per una serata nel teatro friulano, ma all’ultimo istante non si era presentata adducendo ad impedimenti dovuti alla propria salute.
Secondo diverse fonti giornalistiche, invece, la Muti era corsa ad una serata di gala con cena, invitata direttamente dal presidente russo Vladimir Putin (ricordiamo che l’attrice ha la madre di origine russa ndr). La vicenda era finita davanti alla Corte di Cassazione che aveva condannato l’artista a sei mesi di reclusione, 500 euro di multa per truffa aggravata e un risarcimento di 30 mila euro per il teatro. Secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto, la Muti avrebbe inviato ventuno bonifici da mille euro al mese per garantirsi la sospensione condizionale della pena. Nelle ultime ore, però, sarebbe intervenuto il legale dal Teatro di Pordenone, Antonio Malattia, comunicando l’auspicio che “il cachet di Ornella Muti a Sanremo venga utilizzato come risarcimento nei confronti del teatro”.
La nuova puntata sul caso Putin/Pordenone è arriva a stretto giro dopo l’annuncio altrettanto clamoroso da parte del team casalingo dei Rivelli sul rifiuto di una collezione Armani pronta per vestire la Muti. È stata infatti la figlia Naike sui social a spiegare l’addio al re della moda. “Addio vecchia moda, benvenuta eco fashion”, aveva scritto la figlia di Ornella. “Siamo super fieri di aver rifiutato un look che non è in linea con le nostre scelte di oggi! Ci dispiace ma… anche no! Addio Giorgio Armani”. Poi ancora: “Ci tengo a precisare che nonostante Giorgio Armani faccia ecofashion, il look proposto non era giusto. Questo Sanremo sarà pieno di novità, modernità e addio vecchiume evviva #postleathergeneration”. In particolare, Naike Rivelli ha rispedito al mittente gli abiti della collezione Giorgio Armani Privé (l’Alta Moda) che lo stilista aveva mandato appositamente per la madre: mai nessuno aveva osato tanto, un gesto di rottura totale (e immotivata) che le è costato quantomeno la rimozione del post incriminato. Sarà quindi Francesco Scognamiglio a vestire Ornella Muti.