Un gruppo di 14 attivisti di Extinction Rebellion si sono introdotti in mattinata nella sede del Ministero della Transizione ecologica a Roma e hanno imbrattato con bombolette di vernice la facciata esterna, l’ingresso, locali e porte fino al secondo piano. I manifestanti si sono mossi indisturbati. Non risultano scontri, feriti o arrestati. “L’azione è stata portata avanti da cittadine e cittadini preoccupati/e per l’inazione della politica partitica, e del Ministero deputato, nei confronti del collasso ecologico e climatico”, si legge in una nota di Extinction Rebellion. “In 26.000 mail inviate al Ministero e ai suoi collaboratori, i sostenitori della campagna hanno chiesto che sia calendarizzato un incontro pubblico con il Presidente del Consiglio e alcuni Ministri/e in cui si dibatta della situazione eco-climatica e degli impatti sulla popolazione italiana, e si pretenda maggiore partecipazione democratica tramite l’indizione di una Assemblea di Cittadini/e. Le email non hanno ricevuto risposta: da qui la prima azione di imbrattamento”.
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“Molte delle persone che hanno preso parte ai blocchi stradali di dicembre”, si legge ancora nel comunicato, “hanno violato per la decima volta il foglio di via da Roma, e sono consapevoli di rischiare delle condanne severe”. Secondo l’organizzazione “le persone che aderiscono alla campagna ‘Ultima Generazione’ continueranno a ripetere atti di disobbedienza civile nonviolenta, finché i rappresentanti del governo (Draghi, Carfagna, Patuanelli, Cingolani, Giorgetti, Orlando) non concederanno loro un incontro pubblico. Ai ministri si chiederà di indire un’Assemblea di Cittadini/e nazionale deliberativa sulla giustizia climatica ed ecologica. Se l’incontro pubblico non verrà concesso, le persone sono pronte a tornare in strada, ancora più numerose, ad aprile”. La campagna “Ultima Generazione – Assemblee Cittadine Ora” è un progetto avviato dal movimento ambientalista. Oltre alla richiesta di un confronto pubblico sulla crisi ambientale e sul futuro dell’Italia chiede la composizione – entro il 2022 – di un’Assemblea di Cittadini che deliberi sulla giustizia climatica ed ecologica.