Il lento ritorno alla normalità passa anche dalla presenza pariettiana in platea al Festival: la pandemia è tutt'altro che alle spalle, la variante Omicron spaventa i cantanti e gli addetti ai lavori (tanto che la Rai ha cambiato il protocollo all’ultimo minuto imponendo tamponi ogni 48 ore, non più ogni 72), ma in città sono tornati gli assembramenti e nell’aria c’è odore di normalità
A Sanremo è tutto un “ma ci sarà?”, “ma quando arriva?”, “ma dove alloggia?”. Mancano i super ospiti internazionali, bloccati dalla paura del Covid e dal taglio del budget, ma resiste la granitica certezza festivaliera: Alba Parietti. «Sarò all’Ariston sabato sera», ha annunciato urbi et orbi a La Vita in diretta. Ora sì che gli italiani possono dormire sonni tranquilli (lei un po’ meno, perché il rischio che Beppe Convertini le rubi il posto in prima fila è concreto). Ironia a parte, il lento ritorno alla normalità passa anche dalla presenza pariettiana in platea al Festival: la pandemia è tutt’altro che alle spalle, la variante Omicron spaventa i cantanti e gli addetti ai lavori (tanto che la Rai ha cambiato il protocollo all’ultimo minuto imponendo tamponi ogni 48 ore, non più ogni 72), ma in città sono tornati gli assembramenti e nell’aria c’è odore di normalità. Non è il Sanremo di sempre, ma un Sanremo intermedio sicuramente sì.
Davanti all’Ariston è tutta una corsa al selfie con vista sul green carpet (non più red per questioni di sponsor: Eni ha preso il posto di Tim), che almeno per qualche minuto fa dimenticare il green pass, senza il quale per altro non si va da nessuna parte. Giornalisti, stylist, cantanti, ospiti, truccatori, assistenti, è tutto un «mi fa vedere il green pass e poi passa il badge», che sia per entrare al Casinò, dove anche quest’anno è stata allestita la sala stampa, o all’Ariston, che dopo il pit stop dello scorso anno ha riaperto con capienza al 100% e alle prove per i giornalisti. Aria di normalità, insomma, e qualche tensione. Così capita che Rettore s’innervosisca con l’assistente di palco che, facendo le veci di Amadeus, la annuncia come Donatella Rettore: «Rettore e basta!», sbotta. Un piccolo intoppo tecnico, il microfono che si spegne a metà esibizione, fa innervosire Emma, una che il palco se lo mangia. «Questa è per colpa di tutte quelle che mi stanno mandano…», ironizza. Poi ripete il brano e chiude col sorriso: «Meglio oggi che mercoledì in diretta». Intanto in platea le maschere bacchettano chi tenta di fare foto e video, vietatissimi, ovviamente, e se la prendono con un inviato Rai che, incurante dei divieti, posta una foto sui social.
Fuori dal teatro, invece, riecco gli assembramenti dietro le transenne: c’è la signora in pelliccia nonostante i 15 gradi, quello che fotografa tutti, i fan di Blanco che lo aspettano inutilmente (gli artisti passano tutti dalla porta carraia, non dall’ingresso principale). Manca la sosia di Liz Taylor ma in compenso sono tornati gli inviati dei programmi Rai, il truck di RadioRai2 e le postazioni di Rtl, e qualche brivido vip lo regalano Andrea Delogu, Roberta Capua e Giovanna Civitillo. Ma sono tornate anche le feste, per quanto a scartamento ridotto e per pochi invitati, come l’evento Lâncome a villa Nobel, dove ieri sera sono arrivate anche Clio Make Up, Chiara Francini e Diletta Leotta (che trasmette da Sanremo per 105).
Dopo la desolazione assoluta da “zona rossa” del 2021, il circo Barnum lentamente rifiata ma tocca comunque fare i conti con il protocollo rigidissimo: tamponi per tutti, sala stampa chiusa al pomeriggio, ingressi contingentati e mascherine. Se due anni fa l’unica maschera di cui si parlava era quella di Junior Cally, oggi è tutto un «ce l’hai la Ffp2?». E così lui, per raggranellare un po’ di visibilità, ripiega sul dissing con Highsnob (in gara a Sanremo). Briciole di polemica ma pure briciole di focaccia, perché l’annosa questione su dove si mangi la migliore di Sanremo resta apertissima. Intanto aleggia già nell’aria uno dei tormentoni di questo Festival, «fottitene e balla» di Dargen D’Amico, candidato a diventare una hit e soprattutto la nuova sigla del programma di Serena Bortone (le sue doti da ballerina sono certificate da centinaia di meme su Twitter), sbarcata in riviera con il suo Oggi è un altro giorno (in diretta dal teatro del Casinò). Comunque vada, Sanremo 2022 sarà un successo ma soprattutto sarà una roba da nottambuli: prima dell’1,20 non si chiude, sabato si arriverà direttamente alle 2. È la notte più lunga dell’anno, come il titolo del film in programmazione al Cinema Teatro Centrale di Sanremo. Coincidenze? Chissà.